Editoriale Parma – Un Cassano così vale il prezzo del biglietto…

Sta nello scontro tra Cassano e Sansone la sintesi del Parma visto contro il Bologna. Due compagni che nella foga di segnare si incocciano, finiscono a terra malconci ma provano a rimanere in campo per cercare i tre punti.

Sta nel 4-2-4 voluto da Donadoni nel finale per vincere ad ogni costo contro un Bologna in dieci, stremato, incapace di ripartire ma bravissimo a difendersi il volto di chi voleva vincere.



Sta nell’ultimo tocco di testa di Amauri, allo stremo dei cinque minuti di recupero, sfera che sembra dentro ma sfila fuori, l’istantanea del derby dell’Emilia.Il Parma voleva vincere, ci ha tentato, ma non ha abito fortuna. Si prende la ragione dei numeri, quella delle occasioni, del gioco. Resta più facile colpire un avversario che gioca a viso aperto, come il Napoli, che uno che si barrica dietro e riparte quando può. Resta da fare i conti con fortuna ed Eupalla.



Resta un punto, che con la vittoria che fa tre conterà anche poco, ma muove animi e acque, lasciando consapevoli che questo Parma può. E che FantAntonio, ultimo citato per onore di passarella, al centesimo sigillo in A, e’ una perla che a volte predica nel deserto ma da solo vale il prezzo di biglietto e freddo.



Averne undici come lui è’ chiedere troppo, resta da sperare che i prossimi cento voglia farli in gialloblù. Uno e trino, uno e centomila. Perché per essere nessuno e’ troppo maturo, ed ora la tuta da uomo squadra gli sta troppo bene per levarsela.



Francesca Devincenzi