Editoriale – Pirlo non cancella le difficoltà della Juve

Il gol scudetto, ha detto Bergomi in telecronaca appena dopo che il pallone calciato da Pirlo con una traiettoria magistrale si è insaccato all’incrocio. E probabilmente è così. Ma il gol di Pirlo non può cancellare una partita di grande sofferenza, in cui la Juve è stata messa a lungo sotto da un grande Genoa che non solo non meritava di perdere, ma probabilmente pure il pareggio gli stava stretto. 

Una Juve poco brillante che non è riuscita quasi mai a impostare la manovra perché per il pressing rossoblù, che ha asfissiato Pirlo&co. Conte è stato salvato dai suoi fuoriclasse: in assenza di Tevez, ci hanno pensato prima Buffon e poi Pirlo a toglierlo dagli impicci. Tutto bene, per i bianconeri. O quasi.

Ora si parlerà del cinismo della grande squadra, che deve saper soffrire e poi colpire nelle poche occasioni che l’avversario concede. E così è stato. Ma oltre ai meriti del Genoa, è giusto rimarcare le lacune della Juve, che – non solo a Genova – recentemente ha mostrato qualche segno di cedimento fisico, ma anche psicologico. Non segnali troppo positivi per i bianconeri in vista della trasferta di Firenze.

In particolare, a Conte stanno mancando alcuni uomini fondamentali. Vidal, ad esempio, decisamente lontano dai suoi standard, nonostante il gol alla Fiorentina. Contro il Genoa, al di là del rigore causato, è stato uno dei peggiori in campo. Peggio di lui, forse, solo Llorente, altro giocatore decisivo finora e che, oggi, è in evidente difficoltà. In generale, comunque, sembra mancare la condizione psico-fisica generale necessaria alla grande impresa. Firenze ci dirà se è davvero così