Pagelle Juventus
Editoriale – Prandelli e il codice etico a corrente alternata
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11 anni agoon
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RedazioneA tempo debito il commissario tecnico dell’Italia Cesare Prandelli aveva garantito sull’equità nell’applicazione delle norme del codice etico, da lui stesso voluto in azzurro.
“Niente Mondiali per chi sgarra. – aveva dichiarato il tecnico di Orzinuovi – Ma quanto accaduto con il ‘caso Chiellini’ sembra smentire nei fatti quanto dichiarato dal tecnico di Orzinuovi. I giocatori della Nazionale devono avere la forza di non cadere nelle provocazioni. Io sono convinto che nessuno sbaglierà”.
Di fatto però così non è stato, e nonostante le 3 giornate di squalifica inflitte dal Giudice Sportivo al difensore della Juventus, il giocatore toscano farà parte regolarmente della pre-lista di 30 elementi che domani il Ct diramerà. “Ho visto e rivisto l’azione – ha affermato Prandelli – e per me quello di Chiellini non è stato un gesto violento”.
Peccato che il difensore abbia rifilato una gomitata a gioco fermo a Pjanic, mentre la Roma stava per battere un calcio di punizione, e che, fino a prova contraria, una gomitata è da che mondo e mondo un gesto violento.
Le parole di Prandelli non convincono, e sembrano un arrampicarsi sugli specchi per giustificare una chiamata ai Mondiali che, in caso di applicazione del Codice etico, non ci sarebbe potuta essere, causando una grave assenza per la retroguardia azzurra.
Perché, viene da chiedersi, De Rossi, dopo la squalifica con prova Tv, qualche mese fa non fu convocato, e con Chiellini, invece, si è chiuso un occhio e questo non è accaduto? Serve evidentemente una maggiore coerenza nell’applicazione del tanto sbandierato codice etico: le regole o sono valide per tutti o non lo sono, diversamrischia si rischia di avere un codice etico a corrente alternata che alimenta esclusivamente polemiche e discussioni fra i tifosi di squadre rivali.
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