Pagelle Juventus
Editoriale – Prandelli-Italia, serve un piano B
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10 anni agoon
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RedazioneSi dirà che l’Italia e’ ancora in fase di preparazione, che ha fatto fondo e che non può (e non deve) essere al top ora, che non diamo mai il meglio nelle amichevoli (anzi) e così via, ma la brutta figura rimediata contro l’Irlanda merita un serio approfondimento. Prima che sia troppo tardi. Prima di arrivare in Brasile e replicare lo scempio del Sudafrica.
Prandelli non ha a disposizione un materiale umano di qualità: se pensiamo, ad esempio, alla Nazionale del 2006, che pure si approcciava ai mondiali forse con ancora più problemi dentro e fuori dal campo, il confronto e’ stridente. Lippi, pur con tutti i dubbi che l’accompagnavano, poteva contare su Totti e Del Piero davanti, con Toni, Gilardino e Iaquinta che, forse, oggi giocherebbero titolari in questa squadra.
Balotelli a parte, quando ne ha voglia, non c’è un centravanti in questa squadra in grado di fare da guida, trascinare i compagni e indicare la rotta. Prandelli ha dovuto ripescare il Cassano accantonato dopo gli Europei, sta ancora sperando di recuperare Pepito Rossi e nel frattempo cerca di responsabilizzare un Immobile ancora un po’ acerbo per certi palcoscenici.
Come se non bastasse, l’infortunio di Montolivo priva il CT di una delle poche certezze, quel modulo 4-3-1-2 sul quale – ormai – aveva deciso di puntare. E nel suo scacchiere tattico Montolivo era il trequartista designato, anche perché forse l’unico a disposizione con determinate caratteristiche. E ora? Forse con Insigne, Cerci e Candreva, si potrebbe studiare un piano B. Si diceva di Cassano falso nueve in un 4-3-3. Forse una mossa azzardata, ma di certo adesso bisognerà inventarsi qualcosa…
Sergio Stanco
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