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Editoriale Premier League – Come Mourinho sta rinnovando il Chelsea
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11 anni agoon
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RedazioneIn una recentissima intervista alla stampa britannica Mourinho ha apertamente dichiarato l’obiettivo con il quale è stato ingaggiato nuovamente dai Blues quest’estate: gettare le basi del club per i prossimi dieci anni, proprio come già fatto nella sua prima esperienza alla guida del club.
Era il lontano 2004 e Abramovich, acquisto da poco il club da Bates, decise di non confermare Ranieri in panchina. Il sostituto del tecnico italiano fu appunto José Mourinho, fresco vincitore della Champions League con il Porto. La sua avventura si concluse il 20 settembre del 2007 dopo un balbettante inizio di stagione: in 3 anni alla guida del club erano arrivati due campionati, due coppe di Lega, una Community Shield ed una Fa Cup.Un curriculum eccezionale per il tecnico di Setubal, che tuttavia aveva lasciato a Stamford Bridge qualcosa di ancora più importante.
In primis, l’aver inculcato nel club la mentalità vincente, caratteristica che distingue i top club dalle ottime squadre, in secondo luogo un impianto squadra destinato a durare negli anni a venire.Questa seconda affermazione non va certo a sminuire il lavoro di grandissimi allenatori arrivati al Chelsea negli ultimi anni come Ancelotti, Hiddink o Benitez, ma è indubbio che lo zoccolo duro e trainante della squadra sia stato un eredità dello Special One.Durante la sua prima campagna acquisti arrivarono Carvalho, Drogba, Cech, Paulo Ferreira, Robben e Alex, durante la seconda Essien, all’ultima Cole, Mikel, Kalou e Ballack. Da non dimenticare anche il ruolo di giocatori come Lampard e Terry, già presenti in rosa, che con lui sono entrati indiscutibilmente nel novero dei più grandi giocatori del mondo.
Inutile sottolineare come questi calciatori siano stati determinanti anche per le vittorie successive al 2007, in particolare per la Champions League del 2012.Tuttavia il tempo passa per tutti e ora Mou si ritrova a dover dare una nuova ossatura al suo Chelsea.In estate non ci sono state cessioni rilevanti, avendo i Blues una rosa abbastanza limitata numericamente. Così sono arrivati Eto’o, Willian e Schurrle per rinforzare il raparto avanzato. Il camerunese è un forte candidato ad assumere il ruolo di nuovo leader carismatico alla Drogba, gli altri due sono giocatori giovani che già avevano dimostrato di essere all’altezza dei grandi club europei. In più è stato acquistato dal Porto la giovanissima ala Atsu, mandato a fare esperienza in Olanda al Vitesse, dove farà compagnia ad altre promesse sempre di proprietà del Chelsea.
Nei primi mesi della sua gestione è stato chiarissimo che servisse un giocatore per rinforzare la mediana e qualche settimana fa è stato riportato a Londra dal Benfica il serbo Matic con 25 milioni di euro. Andrà a prendere il posto di uno dei fedelissimi di José, Essien, che ritroveremo al Milan. L’affollamento sulla trequarti ha portato ad uno scarsissimo minutaggio per Mata e De Bruyne, appena stati ceduti a Manchester United e Wolfsburg, per una cifra complessiva di oltre 60 milioni di euro. Chi li sostituirà? Salah, promettentissima ala dal Basilea, che quest’anno ha dato ben due dispiaceri alla squadra londinese in Champions.Il nuovo progetto(questo si che merita di essere chiamato tale) di Mou è appena ricominciato. Siamo sicuri che non fallirà.
Di Andrea Mastromarchi Twitter: @Mastro__90 on Twitter
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