Pagelle Juventus
Editoriale-Prima Ibra e Thiago, adesso il Faraone? Si sta esagerando…
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11 anni agoon
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RedazioneDopo l’amara estate del 2012 con le partenze illustri e dolorose di Ibrahimovic e Thiago Silva, Galliani e Berlusconi avevano annunciato: non c’è più bisogno di vendere! L’acquisto di Balotelli di gennaio sembrava aver riportato l’entusiasmo dei tifosi, anche in chiave mercato: più acquisti e meno cessioni. Ma è davvero così? Le notizie degli ultimi giorni lasciano ipotizzare un’inversione di tendenza. Il Milan, infatti, sarebbe pronto ad una nuova cessione eccellente, quella di Stephan El Shaarawy, dato che Galliani ha dichiarato che il Faraone non è incedibile.
La partenza di El Shaarawy sarebbe l’ultimo degli addii eccellenti che hanno costellato la storia recente del Milan. Pensiamo ai casi di Sheva, di Kakà, di Ibra e di Pato. Perché il Milan vende tutti i suoi pezzi pregiati? Dopo aver messo a posto i conti l’estate scorsa, è proprio necessario vendere un giovane talento come El Shaarawy?
D’altra parte davanti a offerte irrinunciabili il Milan ha spesso ceduto, mettendo a segno dei veri e propri colpi economici. Gli esempi più evidenti sono Sheva e Kakà, venduti rispettivamente a Chelsea e Real Madrid per cifre stratosferiche. Per entrambi l’addio al Milan è coinciso con l’inizio della loro parabola discendente. Ma erano campioni che avevano dato tanto al Milan e vinto molto.
Per il Faraone la storia è diversa. E’ un ragazzo giovane, che deve ancora dimostrare il suo valore e che ha ampi margini di miglioramento. D’altra parte il cambio di modulo opzionato da Berlusconi potrebbe penalizzare la crescita di El Shaarawy, rendendo difficile la sua collocazione tattica. Il Faraone resta comunque un grande talento che il Milan farebbe bene a tenersi stretto. L’affiatamento con Balotelli potrebbe rivelarsi esplosivo e fondamentale anche in chiave azzurra, in ottica Brasile 2014
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