Editoriale – Questo Milan non può giocare in 9

Il Milan contro il Toro non va oltre il pari, ma – per assurdo – offre probabilmente la migliore prestazione della recente Era Seedorf. Buona per intensità la partita dei rossoneri, che per lunghi tratti hanno costretto l’avversario a rintanarsi nella propria area di rigore, lasciandogli esclusivamente le ripartenze degli indiavolati Immobile e Cerci.



Nella gara contro la squadra di Ventura, però, sono stati confermati anche i dubbi di stabilità di una squadra che sembra essere eccessivamente sbilanciata in avanti: un 4-2-3-1 con Montolivo sulla mediana e Kakà-Honda-Robinho sulla trequarti, dà l’aria di essere semplicemente insostenibile. Il solo Muntari è rimasto in balia del centrocampo a 5 del Toro e soprattutto delle scorrazzate degli attaccanti granata.



Honda e Robinho, in particolare, non hanno offerto nulla in fase offensiva e raramente hanno aiutato in ripiegamento, scoprendo la squadra sulle fasce (e non solo). Se l’indolenza del brasiliano non è una novità, l’incapacità del giapponese di mettersi a disposizione della squadra sta cominciando a diventare un problema. Questo Milan non può permettersi di giocare in 9.



Senza tradire la sua filosofia offensiva, ma al contempo preservando i suoi ragazzi da imbarcate colossali, aiutandoli a stare un filo più corti e compatti, un’idea potrebbe essere quella di avanzare Montolivo sulla linea dei trequartisti, inserendo in mediana un giocatore in grado di assicurare più filtro di quanto non possa garantire il capitano. Montolivo là davanti certamente non farebbe peggio dei Robinho e Honda visti di recente e, di sicuro, sarebbe più utile alla squadra.