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Editoriale – Rinascita GEA World: obiettivo riformare il calcio italiano
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12 anni agoon
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RedazioneA volte ritornano. E, quando tornano, si portano dietro tutto ciò che avevano lasciato, anche a 7 anni di distanza. Così, la conferenza di presentazione del nuovo corso di GEA world ha laria di un tuffo nel passato; e si rivede tutto (o quasi) il calcio che conta: Galliani, Preziosi, Marotta, Ghirardi, Pradé e Mezzaroma, tutti presenti per seguire il nuovo progetto proposto da Alessandro Moggi e i suoi soci. Progetto condito da parecchia ambizione, con lobiettivo di riformare e risanare il calcio italiano, puntando sullinternazionalizzazione del brand serie A e sullottimizzazione del rapporto coi tifosi, veri e propri clienti del sistema e che, come tali, devono esser maggiormente premiati e coccolati dalle società.
Alessandro Moggi e Carlo Oggero (direttore generale dellagenzia) promettono apertura a 360° nei confronti dei club e si propongono nel ramo dellorganizzazione di eventi, a partire dalla gara daddio al calcio di Fabio Cannavaro, che si svolgerà il 13 maggio a Napoli e, i cui proventi, saranno interamente destinati alla ricostruzione della Città della Scienza di Napoli.
Sì, beneficienza; perché un altro degli obiettivi del nuovo corso di GEA world è il business etico: avviare progetti sportivi che possano avere una ricaduta positiva sulla società civile.
Linizio è senzaltro promettente, specie ripensando alle tante accuse subite dal sistema GEA nellormai lontano 2006 che Alessandro Moggi paragona ad una vera e propria traversata nel deserto resa più dolce dalla presenza di colleghi e clienti (calciatori) sempre pronti a sostenere il presidente di Gea World anche nei momenti più bui.
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