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Editoriale Roland Garros – Errani e Tsonga, orgogli nazionali
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11 anni agoon
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RedazioneDavanti a Adriano Panatta quasi in lacrime per la felicità, Sara Errani raggiunge la semifinale del Roland Garros dopo aver battuto una top-5 addirittura ventotto tentativi dopo la prima volta. Nella fattispecie si tratta di Agnieszka Radwanska, astuta giocatrice polacca che preferisce il tennis giocato a quello di pura forza: la nostra azzurra la sgretola colpo dopo colpo grazie alle micidiali traiettorie delle palle corte, i primi games sono sembrati più una partita a scacchi, entrambe hanno saputo tenere il servizio a lungo ma il break del settimo gioco è stato letale per la Radwanska.
Sara non si scompone un filo perché sa che deve reggere lurto del secondo set, conclusosi difatti al tie-break. Quello che un anno fa ha fatto gridare al miracolo si ripete in altre forme ma col medesimo contenuto: abbiamo unitaliana nella semifinale dellOpen di Francia. Composta, regolare e intelligente tatticamente. Sara Errani oggi ha saputo mascherare con queste virtù il gap tennistico con la Radwanska, ora è quasi un affronto chiederle il miracolo contro quella montagna di Serena Williams (ma lamericana era da dieci anni che non raggiungeva lo stesso risultato in questo slam).
Laltro eroe di un paese intero è il francese Jo-Wilfried Tsonga capace di battere Roger Federer per la quarta volta in carriera (due nel mille canadese, nei quarti di Wimbledon 2011 e nella semifinale di Doha, fra laltro senza nemmeno scendere in campo). Ogniqualvolta lo svizzero perde, un velo di tristezza cala sul torneo giacchè tutti si aspettano la resurrezione del fenomeno ma – ahinoi – anche in questo caso la speranza è vana. Vince il dinamismo di Tsonga, vince la sua simpatia ma probabilmente vince la cabala: trentanni fa lo Slam parigino venne vinto da Yannick Noah, un francese. In semifinale troverà un lanciatissimo David Ferrer e la gara sarà apertissima perché i precedenti guardano con un malizioso sorriso alla Spagna.
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