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Editoriale Roma – Andreazzoli non serve per il futuro giallorosso
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12 anni agoon
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RedazioneParliamoci chiaro, il lavoro svolto da Aurelio Andreazzoli fino adesso è stato più che buono. Il sessantenne tecnico massese, alla sua prima esperienza nella massima categoria, ha dato un’anima pragmatica, utilitaristica a una Roma che spesso con Zeman era più bella che concreta, da quando è subentrato ha tenuto una media punti record (così bene fece solo Gigi Radice nel lontano 1989/90). Inoltre, come ciliegina sulla torta Andreazzoli ha portato i giallorossi ad una storica finale di Coppa Italia contro i cugini laziali. Chissà, se Andreazzoli riuscisse a spuntarla sulla Lazio, un posto nel cuore dei romanisti lo troverebbe di sicuro…
Però prestazioni sconfortanti come l’1 a 1 di ieri contro il derelitto Pescara o la rovinosa debacle di Palermo non pongono a favore di un’eventuale riconferma del pur bravo Andreazzoli. La Roma rischierebbe di ripetere lo stesso errore commesso da Moratti con Stramaccioni l’anno scorso: Andreazzoli rappresenterebbe una sorta di yes man pronto ad assecondare sempre e comunque le direttive societarie. Dopo due fallite rivoluzioni (Luis Enrique prima, Zeman dopo) i dirigenti Sabatini/Baldini farebbero bene a dare la Roma ad un allenatore con un curriculum e delle credenziali solide, non un profeta visionario ma un allenatore di rango capace di portare una certa solidità alle fondamenta del progetto giallorosso, il nome ideale è quello di Max Allegri che potrebbe liberarsi dal Milan se i rossoneri non dovessero centrare il terzo posto.
Quello che è certo è che la riconferma di Andreazzoli significherebbe un ridimensionamento notevole del progetto-Roma nella mente della proprietà americana.
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