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Editoriale Roma – Calma piatta in casa giallorossa, ma la tempesta è dietro l’angolo…
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10 anni agoon
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RedazioneSull’onda di un campionato esaltante, al limiti del miracoloso visti i precedenti due targati USA, il d.s. Sabatini ha orchestrato il suo lavoro estivo sulla base di un dictat lanciato da mister Garcia: “Voglio la squadra per vincere lo scudetto e per fare bella figura in Champions… e la voglio pronta per la prima settimana di agosto“. Magari le parole non saranno state proprio queste ma il concetto sicuramente sì. Qualunque altro dirigente sarebbe sbiancato davanti a queste richieste, Sabatini no. Lui si esalta nelle situazioni “ai confini della realtà”! Detto fatto. I giocatori sono cominciati ad arrivare a due a due, sin dal primo giorno di apertura del mercato.
E così, ecco Keita, Emanuelson, Uçan, Cole, Iturbe, Il rientro dai prestiti dei gioiellini Paredes e Sanabria, e lo sfizio Astori, come a voler suggellare lo strapotere della Roma sul mercato, da essere quasi arrogante… Il messaggio da mandare ai rivali chiaro: “Se voglio qualcuno, me lo prendo!”.
Tutto perfetto, ma si sa, la perfezione non è di questo mondo. Dopo Astori, sono cominciate le note dolenti; una su tutte, ovviamente, Benatia. La sensazione netta è che la situazione sia sfuggita di mano e come sempre in queste occasioni, la gestione poi non può essere che negativa; sia a livello pratico che di comunicazione. Tutti i personaggi più importanti della Roma si sono espressi positivamente sulla permanenza del marocchino, dal presidente Pallotta, a mister Garcia. E allora qual è il problema? Se è quello di far quadrare il bilancio, male hanno fatto ad esporsi pubblicamente sulla conferma. Se il problema è la volontà di partire del giocatore, allora andava posto un limite temporale, superato il quale eventuali offerte sarebbero state rispedite al mittente. Sembra più credibile la pista economica, tant’è che visti gli intoppi nelle trattative con Bayern e ManU per il difensore, ecco scendere sul mercato, anche se non ufficialmente, il buon Destro.
Motivazioni tecnico tattiche sinceramente se ne vedono… Attaccanti con la sua media goal nell’ultimo anno si contano sulle dita di una mano… e sono tutti giocatori da 100 milioni!
Ad essere onesti, la piazza romana ha sempre avuto delle perplessità sul giocatore, dovute forse ad un carattere un po’ indolente. Sono motivazioni di pancia però, i numeri e la razionalità sono là davanti a tutti e parlano chiaro: una rete ogni 93 minuti giocati. Spaventoso.
Privarsene sarebbe un peccato enorme e difficilmente si riuscirebbe a migliorare la squadra, anche se i sostituti rispondessero ai nomi di Torres ed Eto’o. Di grande fascino per carità, ma a livello pratico porterebbero sicuramente più problemi e difficilmente più reti. Un altro problema è che non si riscontra più grandissimo entusiasmo nell’ambiente e la cosa preoccupante è che sembra venire meno anche nello spogliatoio.
Un altro dato allarmante e irritante, infatti, è che, oltre a Benatia, altri giocatori hanno bussato alla porta di Sabatini per un aumento di stipendio. E’ probabilmente sfuggito loro che, alla fine dell’ultimo campionato, una squadra è arrivata 17 punti davanti, aggiudicandosi pertanto lo scudetto con merito.
Un’ottima annata, ma senza vittorie, non legittima nessuno a rivedere l’ingaggio al rialzo. Sono sintomi di un clima meno disteso. Si ha l’idea di un gruppo meno unito, figlio della volontà di qualcuno di sfruttare un risultato di squadra per i propri fini personali. Questi fattori ridimensionano di molto le aspettative sulla Roma, che fino a poche settimane fa sembrava dovesse urgentemente allertare la sarta per cucire il tricolore sulle maglie. Gli ultimi giorni di mercato comunque, come sempre, daranno tutte le risposte agli interrogativi in essere. I tifosi ovviamente, si aspettano che siano quelle giuste.
Massimo Mignacca
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