Pagelle Juventus
Editoriale Roma – Cercasi Totti disperatamente
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11 anni agoon
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RedazioneDoveva essere la partita del riscatto, dopo gli indigesti pareggi con il Torino e soprattutto con il Sassuolo, invece quella con il sempre ostico Cagliari ha finito per certificare il periodo non brillante che sta attraversando la Roma, tra cali fisici e voci di nuovi azionisti dall’Oriente. Altri punti persi in casa contro una piccola, o presunta tale, prima volta senza segnare un goal (ma la difesa continua a essere la meno battuta d’Europa), primato della classifica persa a scapito della Juventus: una serata nel complesso negativa.
Contro i sardi, disposti benissimo in campo da Diego Lopez e con un Daniele Conti sempre con il dente avvelenato contro la sua ex squadra, è sicuramente mancato un pizzico di fortuna, che altre volte aveva aiutato i giallorossi. La Roma era anche partita con il piglio giusto, tirando in porta ben quattro volte nei primi cinque minuti. Aveva messo in preventivo una dose massiccia di pazienza, la squadra di Rudi Garcia, che però, nonostante il grande possesso palla, gli infiniti corner collezionati e le occasioni da rete costruite, è apparsa ancora una volta priva dello smalto di inizio stagione.
Le giocate sono più o meno le stesse, ma con quella porzione di velocità in meno che agevola il compito degli avversari. E in attacco, se mancano la fantasia e il genio di Francesco Totti, sono dolori. Benino il rientrante Gervinho, che in alcuni frangenti è stato un po’ dimenticato dai compagni, sempre generosissimo Alessandro Florenzi, deludente invece Adem Ljajic. Al serbo ha difettato il guizzo giusto, quando innescato ha sempre tentato di accentrarsi finendo per non trovare quasi mai il tiro.
Insomma, il ragazzo si farà – che abbia mezzi tecnici notevoli è sotto gli occhi di tutti – però come vice-Totti per il momento lascia parecchio a desiderare.
Per rendere meno prevedibile – specialmente quando Pjanic disputa una gara “normale” – una squadra che fino alla tre quarti fa tutto bene ma dopo fatica tantissimo, è indispensabile l’estro del fuoriclasse. Là davanti l’unico in grado di creare magie è ancora il giovanotto di Porta Metronia. Che poi abbia 37 anni e per forza di cose non possa più giocare un campionato intero è un’altra questione, che però i dirigenti della Roma dovranno affrontare al più presto possibile. Specialmente se vogliono seriamente puntare al titolo.
Luca Manes
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