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Editoriale Sampdorianews – “Din-don, Pozzi suona la sveglia”
Published
11 anni agoon
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RedazioneFinalmente vittoria, primi punti pesanti per la Samp e classifica che da disastrosa comincia a diventare un po’ meno preoccupante. I primi tre punti arrivano su un campo ostico, dove non si vinceva da ben 46 anni, e contro una diretta concorrente alla salvezza.
La vittoria con il Livorno rappresenta una boccata d’ossigeno per tutto l’ambiente Sampdoria, un’ondata di fiducia che può dare la spinta decisiva soprattutto in vista dei prossimi impegni, tanto alla portata, quanto fondamentali e da non sottovalutare.
Così come da non sottovalutare era il Livorno, che a parte le sconfitte con Napoli e Roma, squadre di tutt’altra caratura, ha finora disputato un ottimo avvio di stagione. Il 2-1 esterno è stato il frutto di una partita di gran sacrificio, dove a sprazzi si è vista la Sampdoria della passata stagione, quella che con l’arrivo di Delio Rossi ha saputo trovare il giusto equilibro e i punti decisivi per la salvezza finale.
Le note liete sono tante e arrivano dagli uomini di maggior spessore della squadra: Obiang è in continua crescita e ha dettato legge soprattutto in fase d’interdizione, Bjarnason comincia ad inserirsi nei meccanismi della squadra e Krsticic, finora al di sotto delle aspettative, ha finalmente fatto quello che gli si chiede: prima il lancio per il solito inesauribile De Silvestri, da cui è scaturito il rigore, poi un’altra pennellata mancina che ha messo Eder a tu per tu con il portiere avversario, purtroppo inutilmente.
Ed è proprio dall’attacco che arriva l’unica nota dolente: le due reti su calcio di rigore sono la conferma che i meccanismi offensivi sono ancora in fase di rodaggio, con Gabbiadini apparso troppo fuori dal gioco, ed Eder (infallibile dal dischetto) ancora lontano dalla migliore condizione.
Ma la Samp ha costruito la vittoria soprattutto con la difesa. Da Costa, superlativo nel primo tempo, sta fugando tutti i dubbi sulla sua affidabilità, mentre i tre di difesa, a parte la solita amnesia sul goal di Siligardi, hanno disputato una gara quasi impeccabile. Gastaldello da buon capitano si è caricato la squadra sulle spalle con chiusure provvidenziali, Palombo ha contenuto benissimo Emeghara e Paulinho, mentre Costa ha dimostrato la solita grinta, con interventi decisi senza correre rischi in termini di cartellini pesanti.
Il resto è da manuale di scuola calcio, non nel capitolo tattico, ma in quello della motivazione. Chi entra dalla panchina, anche solo negli ultimi minuti, deve dare il massimo, perché può cambiare la partita. I 6 minuti di recupero e il gol di Siligardi stavano per rovinare tutto, poi ancora una volta il finale mozzafiato, con i due subentrati che ribaltano il risultato: Regini si procura un rigore pesantissimo, Pozzi lo trasforma con freddezza e dopo più di un anno torna a gioire per un goal, dopo il clamoroso goal annullato contro il Torino. Il resto è noto, tre punti pesantissimi e uno spirito più leggero, per tutti.
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