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Editoriale Sampdorianews.net: Il derby di Genova, tra sacro e profano
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11 anni agoon
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RedazioneGenova per un forestiero è qualcosa che non si può spiegare. Per provare a capirla bisogna addentrarsi nei suoi vicoli, sentire i suoi profumi, tuffarsi nel suo mare. Quel mare che, nel corso dei secoli, ha forgiato il carattere di questa città, esigente, capricciosa, ricca di sfumature e sacralità.
La sacralità, per un tifoso genovese, è il derby. Questa partita va vissuta, come la città, per comprenderne il valore emotivo. Vivere il derby però non significa solo andare allo stadio. Il tifoso vive il derby tutto l’anno. A casa, in ufficio, a scuola, al bar. I tifosi genovesi vivono la stracittadina come nessun altro: riti, paure, speranze. Nessuno può capire quanto questa passione li coinvolga: non un allenatore, né i calciatori, tantomeno un giornalista, che sia della Tv o della carta stampata.
La questione dell’orario del derby è stata abbastanza controversa. Il calcio, sport popolare per eccellenza, è passione. E in quanto tale coinvolge un numero impressionante di tifosi – spettatori. Risulta normale che le televisioni e gli sponsor abbiano un potere decisionale molto ampio. Ciò che sembra meno scontato è come una delle partite più affascinanti della Serie A, che ha sempre fatto più spettacolo sugli spalti che sul terreno di gioco, possa essere posizionata all’ora di pranzo. Il pranzo della domenica, altra cosa sacra.
Come l’hanno presa i tifosi? Probabilmente saranno rimasti “con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così”, come recitano i primi versi della meravigliosa canzone di Paolo Conte, Genova per noi. Poi un po’ la fiera, un po’ la civile presa di posizione dei tifosi organizzati hanno convinto il Prefetto a spostare la partita al lunedì sera. E a quel punto il dibattito si è spostato dal potere delle tv al potere delle curve.
Probabilmente, dove c’è una posizione forte, è meglio che ce ne siano due con interessi opposti. La ragione sta spesso nel mezzo e forse con un po’ di buonsenso si poteva gestire meglio la situazione e accontentare tutti.
Il finale poi, è cosa nota. Il derby si è giocato sotto i riflettori e Marassi ha offerto uno spettacolo straordinario. La partita è stata tecnicamente all’altezza, ha segnato Maxi Lopez e la Sampdoria ha vinto. Ma a vincere sono stati i tifosi genovesi.
Alessio Mataluni www.sampdorianews.net
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