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Editoriale Sampdorianews.net – Parma-Sampdoria: la festa del calcio
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11 anni agoon
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RedazioneParma-Sampdoria è stata una partita molto importante, non solamente per i Ducali che si giocavano l’accesso all’Europa, ma anche per i Blucerchiati, specialmente per i tifosi che hanno deciso di seguire in massa la propria squadra. Mettendo da parte il risultato del campo che ci è stato sfavorevole, la notizia di giornata è stata l’apertura della trasferta ai senza tessera. Risultato? Pulman e treni di gente festosa in partenza da Genova, stadio caldo e tifo assordante al Tardini. Come non si vedeva da tempo.
Insomma, uno spot per il calcio. Il tutto proprio all’indomani della tragica serata dell’Olimpico, quasi a metterne in evidenza il diverso modo di intendere il calcio: da una parte lo sport, la festa, il colore e il calore; dall’altra la rabbia, la violenza e il furore. Ma non quello agonistico, purtroppo.
Senza addentrarci in una materia troppo spinosa e forse nemmeno troppo chiara, vorremmo tuttavia comunicare un nostro timore: che i fatti della finale di Coppa Italia possano portare ad un inasprimento delle misure di accesso allo stadio? Sinceramente, speriamo di no.
Entrambi gli episodi, infatti, sia quello di Parma che quello di Roma, dimostrano il fallimento della “tessera del tifoso” su tutta la linea: da una parte la burocrazia che impedisce ai sostenitori di una squadra di seguirla in trasferta, costringendo magari a casa (meglio se davanti alla pay-tv) anche le famiglie che tanto si vorrebbero vedere sugli spalti, dall’altra una misura coercitiva che si dimostra impotente di fronte alle frange più violente del tifo.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: gli stadi sono sempre meno sicuri, meno frequentati e spesso fatiscenti. Il “business”, tanto caro a chi amministra, è in calo, così come la spettacolarità del nostro calcio e, conseguentemente, la sua appetibilità. Di certo non vogliamo addossare le colpe della crisi dell’Italia pallonara alla “questione stadi”: tutte no, parte sì. E possiamo benissimo immaginare come l’innestarsi di un circolo vizioso possa essere dannoso per l’intero sistema-calcio.
È giunto il momento, per chi ha potere di prendere decisioni, di analizzare bene la situazione. E, soprattutto, di farsi due domande. Più precisamente: quali risultati ha portato la tessera del tifoso? Quali svantaggi? La storia ci dimostra come spesso le misure repressive siano poco efficaci. Non si compia perciò l’errore di aggiungere ulteriori divieti a quelli già esistenti. Qualche volta la cura, se troppo forte, può essere ancor più dannosa della malattia.
Federico Cabella www.sampdorianews.net
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