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Editoriale Sampdorianews.net – Ripartire dal basso
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11 anni agoon
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RedazioneSi dice che chi ben comincia è a metà dell’opera, ma fortunatamente non esiste un proverbio per descrivere la situazione opposta. L’avvio stagionale della Sampdoria è stato a dir poco disastroso: 6 partite, due punti raccolti, in compagnia del neopromosso Sassuolo, e nessuno da cui guardarsi le spalle.
La partita con il Milan ha confermato quanto di poco è stato fatto vedere in precedenza. Un’altra sconfitta, di misura ma senza appello, con Abbiati che avrebbe potuto tranquillamente lasciare i guantoni negli spogliatoi. Ancora una volta la Samp è apparsa tatticamente inadeguata, troppo arroccata in difesa e mai propositiva in attacco. Il cambio di modulo di Delio Rossi, se da una parte ha restituito un po’ di stabilità alla squadra, dall’altro non ha risolto le lacune mostrate nelle prime uscite.
Gavazzi e Wszolek non hanno garantito né spinta né copertura, con Zaccardo e Costant sempre liberi di andare al cross, mentre in avanti Gabbiadini e Sansone sono apparsi spuntati e troppo lontani dal resto della squadra. Ma il vero problema lo dimostrano i goal subiti nelle ultime quattro partite: Antonini, Ekdal, Benatia e sabato sera Birsa. Cosa hanno in comune? L’incredibile facilità con cui la difesa blucerchiata riesce a farsi bucare centralmente, con quattro gol subiti pressappoco dallo stesso fazzoletto di campo.
Questione tattica o inadeguatezza degli uomini? Resta difficile da capire cosa c’è che non va in questa Sampdoria. Il mister, da molti ritenuto punto di forza della squadra, pare non essere in discussione. E allora sotto l’occhio della critica finisce, come spesso accade, la gestione del mercato estivo: certamente la squadra dello scorso anno non è stata stravolta, ma i vari Regini, Salamon, Eramo, Bjarnason, Wszolek e Gavazzi non hanno ancora dimostrato di essere da Serie A. Se poi si guarda alle prestazioni di Poli, Zaza e Icardi nelle rispettive squadre, qualche domanda sorge spontanea.
Se invece, come fanno gli ottimisti, non si guarda solo al gioco espresso, si può sperare nell’inversione di tendenza del calendario. Le sconfitte con Juventus, Roma e Milan, seppur spiacevoli, erano preventivabili. Da Cagliari e Bologna sono arrivati due punti che non sono da buttar via, mentre l’unica sconfitta ampiamente evitabile è stata quella nel Derby. Calendario difficile quindi, ma che adesso sembra cambiare volto, con le prossime cinque gare che, nel bene o nel male, ci diranno quanto vale questa Sampdoria. Torino, Livorno, Atalanta, Verona e Sassuolo come cartine al tornasole per dimostrare di che pasta è fatta questa squadra.
E allora c’è bisogno al più presto della prima vittoria, perché i tifosi blucerchiati, che ancora una volta hanno dimostrato tutto il loro sostegno anche a Milano, meritano un’altra Sampdoria. E se è vero che quando si tocca il fondo è più facile darsi la spinta, non si può che risalire.
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