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Editoriale scherma- Di Francisca con la Trillini, altro che quote rosa
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12 anni agoon
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RedazioneE il mondo che cambia e anche lItalia si adegua. Scappano i cervelli nella scienza e nelle università, nello sport scappano i migliori talenti, gli atleti ma anche i tecnici. Cè chi considera questo un impoverimento e forse in parte è così, però non tutto è nero come può sembrare.
Stefano Cerioni, una leggenda dello sport italiano prima sulla pedana e poi sulla panchina della nazionale di scherma, lascia lItalia per andare ad allenare in Russia, una delle nostre più acerrime rivali quando si parla dello sport delle armi appuntite.
A causa di questa decisione molti si sono messi le mani nei capelli e sono fioccate le polemiche, ma non credo che il CONI e la Federazione italiana di scherma avrebbero mai potuto avvicinare lofferta economica fatta dai russi a Cerioni.
Ed ora cosa succederà al nostro Dream Team femminile? si è sentito dire da molti. Beh, prima di tutto il passaporto delle fantastiche Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Valentina Vezzali non lo può comprare nessuno e restano un patrimonio del nostro sport. Inoltre, per quanto bravo possa essere Cerioni, e lo è, ricordiamoci che la scherma è lo sport che ha portato più medaglie olimpiche nella storia al nostro paese e che si è quindi sempre vinto tanto, prima di Cerioni e, si spera, anche dopo il campione olimpico di Seoul 1988.
La terra di Jesi, la più feconda al mondo di spadaccini di valore assoluto, è sempre lì nelle Marche senza dimenticare che la cultura, la tradizione, la scuola italiana della scherma fa parte del nostro dna sportivo. Certo, il CONI non potrà dormire sulle allori conquistati ai Giochi di Londra e la partenza di Cerioni può sicuramente rappresentare un campanello dallarme, ma lItalia deve prepararsi a pagare lo scotto di una globalizzazione i cui effetti sono oggi amplificati dalla scarsa disponibilità economica generale del nostro paese.
E allora spazio allingegno e alla fantasia che non è detto che portino a risultati peggiori di quelli avuti fin qui. Nella scherma, diciamo la verità, ci siamo abituati bene da anni. Prima Giovanni Trillini, poi Valentina Vezzali, ora Elisa Di Francisca Tutte fuoriclasse, tutte ori olimpici. Non sarà sempre così, ma proviamo a partire da loro.
E notizia di pochi giorni fa quella del nuovo sodalizio tra la Trillini, da poco maestra darmi, e la Di Francisca. Le due proveranno a lavorare insieme per capire se il matrimonio può funzionare. Entrambe sono state allieve di Stefano Cerioni, attendiamo con grande curiosità ed entusiasmo di vedere se leccellenza femminile nella scherma vale anche nel campo dei maestri.
Non si parla di quote rosa qui, Giovanna Trillini può occupare il posto vicino alla pedana a testa alta e con merito, per dimostrare che lItalia non ha ancora bisogno di attingere dallestero per trovare maestri allaltezza.
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