Pagelle Juventus
Editoriale – Serie A, ecco le sorprese delle prime nove giornate
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12 anni agoon
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RedazioneSerie A, non solo ?top players? come Buffon, Jovetic, Pirlo, Cavani… In prima pagina vengono sbattuti sempre e solo loro ma, come ogni anno, la nostra Serie A sta mettendo in mostra giocatori che, seppur non attorniati dal clamore dei media, stanno facendo le fortune dei propri allenatori.
La crisi economica che sta investendo anche il mondo del pallone con conseguente livellamento verso il basso del nostro campionato, ha costretto le squadre italiane ad abbassare le mire in sede di calciomercato ed a cercare con più insistenza l’affare low-cost. Se prima erano prevalentemente società come Udinese, Lazio e Palermo che adottavano questa strategia, adesso tale tendenza si sta allargando anche alle big di casa nostra (si veda ad esempio Pogba per la Juventus e Juan Jesus – peraltro già promosso titolare – per l’Inter).
Approdati in Serie A da perfetti sconosciuti (o quasi), questi calciatori, partita dopo partita, stanno cominciando a far parlare di sé. Il caso più emblematico è quello di Luis Neto: il difensore del Siena, grazie ad un’ottima prima parte di stagione, si sta esprimendo come uno dei prospetti più interessanti del nostro campionato, guadagnandosi addirittura la prima convocazione nella nazionale portoghese da parte del ct Paulo Bento per le gare di qualificazioni mondiali contro Russia e Irlanda del Nord.
Senza allontanarci troppo, in Toscana e più precisamente nella Fiorentina, ci sono due calciatori che stanno scalando le gerarchie di Montella a forza di buone prestazioni: ci riferiamo a Roncaglia e Romulo, ormai diventati pressoché insostituibili nello scacchiere viola. Roncaglia ha disputato sin qui tutte le prime sette partite di campionato dimostrando di essere un centrale moderno attento in difesa e capace di far ripartire l’azione.
Dotato di un ottimo tiro (da ricordare il super gol a Parma da oltre trenta metri), siamo sicuri che sentiremo parlare di questo argentino fino a maggio. Romulo invece è un centrocampista arrivato a Firenze lo scorso anno, ma che ha trovato continuità di rendimento in questa stagione, facendosi apprezzare per la naturalezza con cui svolge sia la fase di interdizione che di costruzione del gioco. Già cinque le presenze per questo brasiliano che è riuscito nell’impresa di sfilare il posto da titolare al ben più quotato Aquilani.
Spostandoci in riva all’Adriatico, a Pescara troviamo un altro elemento su cui gli osservatori di mezza Serie A hanno già puntato gli occhi da tempo, ovvero il diciannovenne Quintero. Ingaggiato per sostituire il baby prodigio Verratti emigrato in Francia, il colombiano non solo non sta facendo rimpiangere il suo predecessore, ma colpisce pure per l’eleganza nei movimenti e per il mancino più che educato: vedere per credere la punizione con cui ha ammutolito il Dall’Ara nella quarta giornata di campionato.
Concludiamo infine con Florenzi, talento di scuola giallorossa che sta facendo faville nel trio di centrocampo di Zeman. Dopo l’anno di maturazione a Crotone impreziosito da undici sigilli, il tecnico boemo decide di riportarlo alla base e di gettarlo nella mischia nell’insidiosa trasferta di San Siro contro l’Inter. Risultato? Gol su uno splendido inserimento e critica unanime nel sottolineare l’esordio col botto del romanista che da quel big match non si è più fermato collezionando altre cinque presenze tutte da titolare e un altro gol ai danni del Bologna.
Magari qualcuno di loro in futuro diventerà un ?top player? o magari no. In ogni caso sono tutti partiti con una qualità imprescindibile per chi vuole diventare un vero fuoriclasse: la continua voglia di stupire.
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