Pagelle Juventus
Editoriale – Terzo posto: bravo Milan, ma la Fiorentina avrebbe meritato di più
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12 anni agoon
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RedazioneSino all’87’ eravamo spettatori di un film dal finale inaspettato: Milan battuto dal già retrocesso Siena e fuori dalla Champions League, per la gioia della Fiorentina pronta a tornare nell’Europa che conta a tre anni di distanza dall’ultima volta. Poi, però, l’arbitro Bergonzi ha deciso di voler seriamente concorrere alla statuetta di miglior attore protagonista, fischiando un rigore discutibile a favore dei rossoneri: Balotelli micidiale, come sempre, dagli undici metri e giochi riaperti. Riaperti e poi chiusi definitivamente, pochi minuti dopo, dall’improvvisato bomber Mexes, insospettabile centravanti che ha regalato il terzo posto al Milan e mandato in malora i sogni di Champions della Fiorentina.
Da lì in poi, si è subito scatenato il dibattito: quanto gli arbitri hanno influito sulla qualificazione dei rossoneri alla massima rassegna continentale? Hanno, Ambrosini e compagni, meritato il gradino più basso del podio, oppure quanto raccolto è andato ben aldilà di quanto seminato? Domande cui è difficile dare risposta e, soprattutto nel primo caso, degne delle più classiche discussioni da bar. Perchè è innegabile che i direttori di gara, in taluni casi, siano stati benevoli con i ragazzi di Allegri (di getto pensiamo al match di andata contro la Juventus quando fu concesso un rigore per un non fallo di mano di Isla), ma è altrettanto vero che ridurre il discorso qualificazione ad una mera questione arbitrale è esercizio assai arduo.
Piuttosto, la seconda questione può essere posta diversamente. Premessa: il Milan è stato protagonista di un girone di ritorno straordinario, culminato, appunto, nel terzo posto conquistato ieri. Un traguardo che, ad un quarto della stagione, pareva lontantissimo ed irraggiungibile, quando addirittura qualcuno parlava di salvezza da raggiungere al più presto. Insomma, ad Allegri ed ai suoi ragazzi non si può non dare atto di aver compiuto qualcosa di importante. Per cui non è corretto sostenere che il Milan non meritasse un posto nella prossima edizione della Champions League.
E però, non crediamo di peccare di blasfemia nel sostenere che – quello sì – la Fiorentina meritasse ancora più dei rivali il terzo posto in classifica. Questione di continuità di prestazioni e risultati, questione di superiore bellezza di gioco, questione, insomma, di una serie di elementi che non possono essere ignorati. Purtroppo per i suoi tifosi, la Fiorentina ha pagato a carissimo prezzo alcuni classici incidenti di percorso: come quelli, giusto per fare un paio di esempi, che hanno visto Jovetic e compagni vedersi pareggiare una partita contro il Parma a tempo scaduto nello scorso settembre, oppure perdere ai primi di gennaio contro l’inguardabie (ma non in quell’occasione) Pescara. Bisognerà, pertanto, accontentarsi dell’Europa League.
In tutto ciò, è interessante anche notare la situazione da ‘sliding doors’ di cui è stato protagonista Massimiliano Allegri. L’allenatore toscano si è salvato all’ultima curva, grazie al goal di Mexes, che ha evitato al tecnico toscano le fustigazioni dei tanti critici, pronti con la baionetta in mano a colpo ferire. Ciò non significa, necessariamente, che Allegri manterrà la guida del Milan. Anzi, la sua conferma è tutt’altro che scontata. Ma nel frattempo, gli porgiamo i nostri complimenti, con una piccola riserva figlia dei troppi goal su situazioni di calci da fermo subiti dalla sua squadra (quello di Terzi è l’ennesimo, e non va bene). Complimenti ancora più grandi, però, vanno a Vincenzo Montella ed alla sua Fiorentina: i presupposti per ambire a traguardi più prestigiosi del comunque valido quarto posto ci sono tutti.
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