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Editoriale – Wembley c’è già un vincitore
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12 anni agoon
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RedazioneNon importa chi vincerà la finale di Wembley, il vincitore della Uefa Champion’s League, massima competizione del calcio europeo, c’è già. Stiamo parlando del calcio tedesco, un prodotto cresciuto a livelli inimmaginabili negli ultimi dieci anni, tanto da conquistare una finale teutonica proprio a Wembley, tempio del calcio inglese e luogo dell’orgoglio britannico per eccellenza.
Il modello calcistico tedesco passa per il rilancio dei vivai, la costruzione di stadi di proprietà e la fidelizzazione del pubblico pagante, trattato come un vero e proprio cliente dalle rispettive società.
La Germania ha sfruttato l’onda lunga dell’organizzazione dei Mondiali 2006 per dare un senso di rinnovamento al proprio campionato, che è passato in meno di dieci anni da una media di 30.000 spettatori (1996/7) ai 45.000 dell’ultima stagione.
Gli stadi tedeschi inoltre non sono concepiti solo come impianti sportivi, ma come veri e propri centri multifunzionali in cui la gente è invitata a socializzare, con varie iniziative a tema proposte dai club, che coccolano i propri tifosi con omaggi e buoni sconto da utilizzare nei settori più vari dell’ambito commerciale.
Insomma: bisognerebbe fermarsi e prendere nota, per cercare di carpire i segreti che hanno portato un campionato, che fino a pochi anni orsono era considerato uno dei meno interessati sul panorama europeo, ad essere uno dei più seguiti in ambito internazionale.
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