Pagelle Juventus
Editoriale – Zeman, ripartire da De Rossi e Osvaldo
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12 anni agoon
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RedazioneLa classifica dovrebbe parlar chiaro: 11 punti – di cui 3 a tavolino, è bene precisarlo, per una squadra che ha affrontato una rifondazione, dal punto di vista degli uomini ed anche tattico non sarebbero malaccio. E però, alla Roma, non è tutto rose e fiori. Di rovesci della medaglia ce ne sono e pure gravosi. Quando Zeman arrivò, i nostalgici ebbero un sussulto al cuore. Si pensò subito al calcio champagne spesso proposto dal boemo, ed anche alle battute, spesso velenose, talvolta simpatiche, che è sempre stato generoso nel regalare al pubblico. Zeman parlò addirittura di scudetto, peccando di irrealismo, forse in preda ad un insospettabile entusiasmo.
Parlavamo di rovesci della medaglia. Perchè il gioco, diciamocela tutta, non decolla affatto. Eccezion fatta per la trasferta milanese contro l’Inter, la Roma ha alternato (pochi) alti e (molti) bassi. La stessa vittoria in casa con l’Atalanta, è venuta dopo una gara in cui si è rischiato di tutto e di più, dove i bergamaschi avrebbero potuto essere in vantaggio di 3 reti nella prima mezz’ora di gioco, senza che si potesse obiettare alcunchè. Certo, poi sono arrivati i tre punti, tanta grazia. E però, non sempre ci si potrà affidare all’aiuto della buona sorte o agli errori degli attaccanti avversari.
Ma non è il gioco l’unico aspetto a crear pensieri in casa giallorossa. Le esclusioni di De Rossi e Osvaldo hanno fatto rumore. Per carità, un allenatore ha tutto il diritto e soprattutto il dovere di fare le proprie scelte. Zeman avrà avuto i suoi motivi per tenere fuori i due. Ma ci sono un paio di cose che lasciano perplessi. Innanzittutto, ci si chiede: che senso ha avuto parlare apertamente alla
stampa dei due, come di elementi che pensano unicamente a loro stessi e non alla squadra? Forse il boemo ha pensato di pungolare l’orgoglio di entrambi – come ipotizzato da Prandelli – ma, conoscendo a grandi linee quali siano i caratteri di De Rossi ed Osvaldo, difficilmente dalla vicenda tireranno fuori qualcosa di positivo. E dire che i panni sporchi, solitamente, e nel calcio più che altrove, andrebbero lavati in casa. Insomma, le esternazioni di Zeman sono parse parecchio border line, ai limiti della smania di protagonismo.
Del resto, stiamo parlando di uno dei centrocampisti più forti del mondo, che ha rinunciato a vagonate di milioni e possibilità di vincere parecchi trofei, pur di legarsi a vita alla Roma. E stiamo parlando del miglior centravanti italiano, che in 3 partite ha finora segnato 3 goal. Mica degli ultimi arrivati. E poco c’entra il populistico discorso dell’allenatore boemo, che va dicendo di “non guardare in faccia nessuno quando è ora di fare delle scelte”: De Rossi ed Osvaldo alla Roma non hanno certo fatto mancare il loro apporto in campo, dunque viene il dubbio che, davvero, dietro ci sia dell’altro, schermaglie personali che nulla hanno a che vedere con eventuali egocentrismi dei giocatori a discapito del bene della squadra.
Che poi, parliamoci chiaro, le prestazioni in campo di chi li ha sostituiti non sono state certo entusiasmanti: Destro, la scorsa domenica, si è impegnato, ha dato l’anima, ha messo piede nel secondo goal, quello di Bradley, ma continua a non vedere la porta. Le riserve, però, riguardano in particolar modo il greco Tachtsidis, ragazzo di indubbie qualità, destinato a crescere proprio in virtì
della giovane età, ma che in questo momento girà a velocità a dir poco rallentata. Davvero l’ex veronese è migliore di De Rossi nel ruolo di regista?
Per concludere, la Roma ha un’ottima squadra, ma non ci pare davvero possa permettersi il lusso di rinunciare a due come De Rossi ed Osvaldo. Sia chiaro, probabilmente tra due settimane entrambi partiranno di nuovo dal primo minuto, e sarà tutto come prima, ma situazioni del genere non giovano di certo all’ambiente giallorosso, da sempre particolarmente sensibile ad ogni minimo sbalzo d’umore. Sarà opportuno cercare di mettere ogni cosa al proprio posto, per il bene della Roma, prima di ogni cosa. Nel frattempo, De Rossi ed Osvaldo si meritano un applauso, per non aver fatto polemica a mezzo stampa. Nella speranza che, nei prossimi giorni, non trovino modo di smentirci.
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