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Galliani-Balo, i conti non tornano: dal 99,8% alla svendita dell’ultimo talento italiano…
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10 anni agoon
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Redazione“Posso dire che Balotelli resta al 99,8% periodico. Non più al 99,9% perché i matematici mi hanno detto che è sbagliato”. Parole pronunciate da Adriano Galliani appena sei giorni fa, non proprio un’eternità. Eppure, dietro allo scorrere degli eventi che trasuda incoerenza da ognuna delle parole pronunciate, potrebbe nascodersi l’ennesimo dissidio dirigenziale in seno alla società rossonera.
Detto in soldoni, i casi sono due: o Galliani è bugiardo in stile ‘Lie to me’ – la serie ‘made in Usa’ che va tanto di moda di questi tempi – oppure la “divisione dei ruoli tra gli amministratori delegati” ha fatto cilecca, ancora una volta. Sì, perchè il dubbio che il ‘dietrofront’ dell’ad “con poteri decisionali sulla parte tecnica e sportiva” possa essere stato condizionato dalla collega “delegata alla parte amministrativa e organizzativa” è forte e ben radicato nella coscienza di tutti i tifosi rossoneri.
Potrebbe esserci infatti l’intervento di Barbara Berlusconi dietro al repentino cambiamento della situazione in rosa di Balotelli? E, se sì, quanto pesa il parere decisionale di Galliani anche sulle questioni tecniche quelle -secondo quanto ci è stato riferito negli ultimi mesi- di sua specifica competenza? Domande a cui non avremo mai una risposta, lo sappiamo, ma che aleggiano come una coltre nebbiosa su una vicenda già di per sé poco chiara…
L’unica certezza è che il Liverpool si aggiudicherà l’ultimo talento del calcio italiano ad un prezzo di saldo. 20 milioni di euro, spiccioli per una squadra che ha venduto il suo uomo simbolo in estate per oltre tre volte tanto. Spiccioli, soprattutto a fronte dei 40 milioni spesi dai Reds per acquistare Lallana dal Southampton, uno che molti dei miei quattro lettori si staranno chiedendo chi sia mentre armeggiano con i loro tablet alla ricerca di una qualche informazione su Wikipedia.
L’affare Balotelli però, pur nelle molte incongruenze sopra evidenziate, sembra affrescare in maniera tremendamente ‘verista’ il dramma che sta vivendo il calcio italiano: dopo aver visto ‘scappare’ il proprio ct con il primo Orient Express per Istanbul, ora agli amanti del pallone nostrano toccherà assistere anche alla fuga di quello che -a conti fatti- avrebbe dovuto essere l’uomo simbolo del calcio italiano agli ultimi mondiali. E per pochi spiccioli, come dicevamo. Del resto -si sa- il mercato è fatto di domande e di offerte. E quando si ha da offrire così poco, questi sono i risultati…
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