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Il Calcio degli altri – AFF Suzuki Cup: gioia Thailandia dopo 12 anni, la Malesia si risveglia dal sogno
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10 anni agoon
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RedazioneE’ il torneo di punta per le nazionali del sud-est asiatico. Dopo la fase eliminatoria in terra laotiana ed i gironi qualificatori a Singapore e in Vietnam, l’ultimo atto, in duplice partita, contrappone le tigri malesi agli elefanti thailandesi.
Arbitrato dall’uzbeko Valentin Kovalenko, il match di andata è al Rajamangala Stadium di Bangkok, gremito da più di 45.000 spettatori. Dopo un primo tempo dominato dai malesi ma terminato sullo 0-0, è un calcio di rigore a rompere l’equilibrio. Al minuto 71′ Adisak Kraisorn viene fermato fallosamente dal difensore Fadhli ed il successivo tiro dal dischetto è trasformato dal 22enne centrocampista thailandese Charyl Chappuis. A pochi minuti dalla fine giunge il raddoppio per la Thailandia con Kroekrit Thawikan imbeccato dalla mezzapunta Chanathip Songkrasin, ed i mille tifosi malesi tornano a casa un po’ sconsolati.
Circa 90.000 i sostenitori nella gara di ritorno, al National Stadium Bukit Jalil di Kuala Lumpur. La veemente partenza della Malesia porta al doppio vantaggio locale nel primo tempo. Al 7° minuto Safiq Rahim realizza un calcio di rigore mentre proprio allo scadere è Indra Putra Mahyuddin a gonfiare la rete thailandese. Con questo risultato, che pareggia quello dell’andata, le due squadre vanno al riposo. Al 58esimo i malesi si portano sul 3-0 grazie alla seconda marcatura di Safiq Rahim per la gioia dei supporters di casa che vedono la possibilità di accaparrarsi il titolo sub-regionale. Ma gli ospiti non si scoraggiano e negli ultimi minuti accorciano le distanze, prima con Charyl Chappuis e poi con il gioiellino Chanathip Songkrasin. 3-2 il risultato finale ed ad alzare la Suzuki Cup, dopo dodici anni di attesa, sono i thailandesi: quarto trofeo dopo quelli vinti nel 1996, 2000 e 2002.
E’ durato 82 minuti il sogno della Malesia e del suo coach Dollah Salleh che comunque alla fine si è congratulato con i propri giocatori. Dall’altra parte, invece, la felicità del 41enne Kiatisak Senamuang, il primo a vincere sia da giocatore che da tecnico questo biennale campionato organizzato dall’AFF.
Max D’Amato
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