Pagelle Napoli
CHAMPIONS – Arrivederci Roma, good bye Europe: il City passa 2-0 all’Olimpico e vola agli ottavi
Published
10 anni agoon
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RedazioneROMA-MANCHESTER CITY 0-2 (Nasri, Zabaleta)
AJAX-APOEL 4-0
ATHL. BILBAO-BATE 2-0
BARCELLONA-PSG 3-1
BAYERN-CSKA 3-0
CHELSEA- SP. LISBONA 3-1
PORTO-SHAKHTAR 1-1
MARIBOR-SCHALKE 0-1
Roma-City 0-2: Parole, parole, parole. Tante, troppe le parole di Rudi Garcia, pochi finora i fatti. I fatti, impietosi nella loro inoppugnabile oggettività, dicono che la Roma, dopo l’illusorio successo iniziale ai danni del CSKA Mosca, non è più riuscita a vincere una partita nel proprio girone di Champions.
Un girone difficile, è vero, ma non impossibile. Sarebbe bastato lo 0-0 questa sera all’Olimpico contro il Manchester per passare il turno, visto il contemporaneo ko dei moscoviti a Monaco di Baviera. Eppure i giallorossi non avevano iniziato male, costringendo gli avversari nella loro metà campo nei primi minuti di gara e sfiorando il vantaggio con un diagonale di Gervinho di poco sul fondo.
E’ una fiammata, seguita da un tiro alto di Ljajic e nient’altro o quasi. Il City guadagna metri e troverebbe anche il gol con Navas, se Mazic non lo annullasse per una presunta spinte di Dzeko su Manolas, che, in tutta onestà, appare piuttosto veniale. La prima frazione si chiude sul risultato di 0-0, che qualificherebbe i padroni di casa e rispedirebbe in Inghilterra gli uomini di Pellegrini.
Nella ripresa, la banda Garcia, ci prova, ma senza troppa convinzione, se l’unica occasione creata è un destro centrale di Nainggolan, sventato in angolo senza patemi da un attento Hart. Proprio nel momento in cui i giallorossi forse cominciano a pensare di accontentarsi del pareggio, ecco che Nasri tira fuori dal cilindro la magia che spezza l’equilibrio e indirizza la qualificazione verso l’isola di Albione e lontano dal Colosseo. La reazione della Lupa sta tutta nel palo colto di testa da Manolas, il resto è storia. La storia del primo gol in Europa di Zabaleta e la storia di un allenatore, Garcia, che parla troppo e conclude troppo poco.
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