VIDEO – Montella: “Siamo antipatici perché protestiamo troppo…”.

E’ stato un duro ma sincero sfogo verso gli arbitri quello del tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella in conferenza stampa alla vigilia della sfida di ritorno contro i danesi dell’Esbjerg dopo la sua squalifica e quella per 4 turni di Borja Valero in seguito ai fatti della sfida di campionato con il Parma.

“Stiamo vivendo davvero un paradosso, – ha esordito l’Aeroplanino – nel senso che anche il sottoscritto, come la società, si è sempre contraddistinto per accettare anche le decisioni arbitrali avverse, che purtroppo sono state numerose. Io non ho mai contestato una scelta tecnica errata di un arbitro, non l’ho fatto pubblicamente ma talvolta l’ho fatto privatamente”.

“Questo perché io ho il dovere di sapere, anche per una mia crescita, lo dico adesso perché poi degli arbitri non parliamo più, perché a Biabiany viene concesso un calcio di rigore netto dopo che è stato colpito ad azione finita a 7 metri dalla porta con il portiere che ancora poteva parare, e ad Ilicic ad un metro dalla porta una domenica prima, senza avversari davanti, viene impedito di effettuare un gesto tecnico a un metro dalla porta senza che il fallo sia stato sanzionato”.

“Lo posso chiedere? – si è domandato Montella – Sarebbe bastato dire: ‘è stato un errore’, e noi lo avremmo accettato come abbiamo già accettato tantissime cose. Ci ha dato fastidio il fatto di non saper accettare di spiegarci anche un errore. Anche se questo non deve diventare un alibi. Noi dobbiamo pensare, e io lo penso, che si possa sbagliare, posso sbagliare io, come ho fatto, possono sbagliare i calciatori e possono sbagliare gli arbitri. Basterebbe dirlo”.

“Ora io credo di avere il diritto e il dovere di chiedere spiegazioni tecniche, – ha proseguito il tecnico viola – non per questo devo risultare antipatico. Finisco anche dicendo perché voglio smetterla di parlare di situazioni arbitrali. Perché io a fine partita io ho fatto un rimprovero alla squadra, dicendo che stiamo risultando antipatici perché stiamo protestando troppo in mezzo al campo. E’ un rimprovero alla squadra. Purtroppo a volte abbiamo anche ragione, ma sbagliamo comunque, perché non dobbiamo protestare”.

“Se però dall’altra parte viene recepito come un discorso da bar io mi sento offeso, – ha concluso Montella – perché stavo parlando al barista in quel caso. E’ tutto molto chiaro, stiamo vivendo un equivoco assurdo. Io voglio continuare a fare l’allenatore con lo stesso entusiasmo che ciò. Credo che si possa sbagliare ma si sbaglia involontariamente. Però se ogni volta sembra una guerra fra le parti non va bene, credo che nasca tutto da un problema di comunicazione”.

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