Inter, a Verona un grazie a San Handanovic: le parate del numero 1 nerazzurro valgono quanto i gol di un attaccante!

Chi lo mette in discussione rasenta la follia, chi vorrebbe disfarsene è cieco di fronte alle prodezze con cui Samir Handanovic sta tenendo a galla l’Inter anche in questa stagione. Si è a lungo parlato e a sproposito secondo noi di un Handa in netto calo di rendimento rispetto alla prima straordinaria annata nerazzurra, ma i numeri dicono il contrario e quelli non mentono mai.

Il numero 1 interista è stato decisivo in diverse occasioni, non ultimo ieri sera contro il Chievo, con interventi straordinari, che nulla hanno da invidiare a quelli di un certo Julio Cesar, ancora oggi nei cuori di molti tifosi, legati all’indelebile ricordo del Triplete mourinhiano.

Le cronache riferiscono di un Handanovic che in questo campionato ha già parato ben 3 rigori, il primo dei quali già alla prima giornata nell’esordio dell’allora Inter di Mazzarri all’Olimpico di Torino contro i granata. Il secondo penalty stoppato è stato quello calciato da Cossu, purtroppo vanificato dai quattro gol che l’allegra difesa nerazzurra incassò dal Cagliari di Zeman in quel di San Siro lo scorso 28 settembre.

Il terzo tiro dal dischetto l’estremo difensore sloveno lo ha respinto a Luca Toni nel 2-2 interno contro il Verona che costò la panchina a Walter Mazzarri. Peccato però che nessuno dei tre rigori sventati da Handa abbiano aiutato l’Inter a vincere, dal momento che hanno portato in dote la miseria di 2 punti in tutto, non per colpa sua, ma di una fase difensiva per lo meno discutibile. Bisognerebbe erigere un monumento a San Handanovic e ringraziarlo, invece di criticarlo. Anzi, pregarlo… Di rimanere.