L’azzardo di Thohir: Champions ad ogni costo, o via due campioni

Molti tifosi interisti (e non solo) si stanno chiedendo come sia possibile che l’Inter sia diventata improvvisamente “spendacciona” dopo il mercato low cost dell’estate: i due colpi degli ultimi giorni, pur nella formula del prestito e con pagamenti dilazionati, sono stati abbaglianti, e sono la precisa conseguenza della strada che la società ha intrapreso dopo l’arrivo di Roberto Mancini sulla panchina nerazzurra.

Investire sulla qualità della rosa per migliorare la situazione sportiva ed economica in cui il club nerazzurro ora si trova: Podolski, Shaqiri, e tra poco probabilmente anche Lucas Leiva, dovranno garantire il salto di qualità che permetta al Biscione di raggiungere immediatamente la Champions League. Erick Thohir, soddisfacendo tutte le richieste del Mancio, si aspetta ora una serie di risultati utili consecutivi che riporti l’Inter a ridosso del terzo posto, per poi giocarsi tutto in volata a maggio.

Una scommessa pericolosa, ma che vale la candela, visti i 50 milioni di euro di ‘minimo garantito’, compreso l’indotto (una stima della Gazzetta), che la qualificazione alla massima competizione continentale porterebbe alle casse del club nerazzurro, facendolo respirare e allontanando la spada di Damocle del fair play finanziario e delle banche che hanno coperto il debito della società in estate.

Se la Champions, una vera miniera d’oro, non dovesse arrivare, a giugno dovranno partire probabilmente due gioielli: i maggiori indiziati sono Samir Handanovic e Mauro Icardi, da tempo nel mirino delle big d’Europa, tra le quali spera di rientrare nella prossima stagione anche l’Inter. Adesso tocca a Roberto Mancini.