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Editoriale – 4-3-3 col Torino: Conte sperimenta la Juve anti-Shakhtar?!
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12 anni agoon
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RedazioneUn tempo alla Milan ed uno alla Chelsea. Ecco come descrivere in due parole la partita della Juve con i parenti rivali.
45 minuti noiosi ed impacciati, in cui i pochi tiri sono partiti dalla distanza, con Gillet pronto a respingere qualsiasi pallone gli capitasse sotto mano.
Una seconda frazione di gioco invece, brillante, dinamica e divertente. In mezzo a fare da spartiacque il rosso di Glik al 36′.
Dal cappotto rifilato ai vicini di casa granata, Conte, in vista della trasferta di Donetsk, potrà cogliere vari spunti importanti.
Innanzitutto il più ovvio: sotto ritmo questa Juve non punge e può andare spesso in difficoltà; vedi la sconfitta col Milan e appunto la manovra impacciata mostrata nel primo tempo di sabato. Una Juve tonica e fresca atleticamente è invece difficilmente contenibile: pressing alto, gioco fluido e occasioni da gol come se piovessero.
Uomo in più del sabato bianconero, manco a dirlo, Claudio Marchisio. Qui ci peschiamo il secondo spunto. Il Principino ha cambiato la partita, qualcuno ha addirittura previsto un futuro pallone d’oro. Noi preferiamo rimanere sulla terra, sottolineando che l’8 bianconero in Ucraina non ci sarà e nonostante Pogba si stia proponendo su ottimi livelli, Marchisio ha tutto un altro stile di gioco, più dinamico, più propositivo. Starà quindi a Conte vedere come supplire a questa pesantissima assenza.
Insieme al Principo, finalmente fondamentale è stato l’altro canterano bianconero, Seba Giovinco. La formica atomica, spostato sulla fascia, prima a sinistra poi a destra, ha sfornato l’assist dell’1-0 e ha chiuso la partita con il raddoppio. Era l’ora.
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