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Editoriale – Allegri, un altro mondo rispetto a Conte. Il toscano parte con tre handicap
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11 anni agoon
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E’ difficile per il mondo bianconero riordinare le idee dopo neanche 24 ore da incubo, che hanno capovolto totalmente le prospettive degli appassionati juventini. La tifoseria, che si divide sulle colpe e le cause della figuraccia che il club torinese ha vissuto a livello mediatico, è però unita su un fronte: il no a Massimiliano Allegri.
Basta visitare i forum e i social network per cogliere la rabbia strisciante nei confronti del tecnico toscano: una situazione che ricorda molto quanto successe a Carlo Ancelotti quando subentrò a Marcello Lippi nel 1999. Nei sondaggi dei tifosi il livornese occupa sempre l’ultimo posto in classifica, dietro a Mancini, Spalletti, Guidolin e all’amatissimo Deschamps.
Questo è il primo handicap che rischia di pregiudicare da subito l’avventura dell’ex Milan sulla panchina della Vecchia Signora. Poi c’è sul tavolo la questione Pirlo: il rapporto con il regista bresciano, vero cuore della squadra bianconera, è compromesso da quattro anni e Allegri dovrà lavorare sodo per riuscire a trovare il feeling con uno dei pilastri dello spogliatoio.
Infine, sul mister toscano incombe la pesantissima eredità di Conte: non tanto per i risultati che otterrà, quanto per la diversa mentalità che Allegri introdurrà nello spogliatoio, quasi l’opposto rispetto a quella ferrea del leccese. Potrebbero emergere gli stessi problemi di disciplina che affossarono Rafael Benitez all’Inter nel post Mourinho.
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