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Editoriale – Il Milan stenta…Ibra incanta
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12 anni agoon
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RedazioneUn Milan in difficoltà, un Milan senza idee, un Milan che negli ultimi 20 metri si perde, non si ricorda più come si segna; un problema che Allegri dovrà affrontare molto velocemente per non incappare ancora in figuracce come quelle di stasera e, come sta succedendo ultimamente, a San Siro. Il Milan non tira in porta, non segna e, come se non bastasse Ibra e Thiago Silva incantano il Parco dei Principi a suon di gol e giocate straordinarie. Dinamo Kyev spazzata via in soli 32 minuti. Mentre lo svedese ex Milan si sbarazzava degli ucraini, da San Siro piovevano fischi, per quel Milan che non sa più vincere o meglio, non sa più come si fa gol.
Un’estate di ridimensionamenti in Via Turati e, anche se il Dottor Galliani non ci crederà, un’estate che rimarrà per sempre nella mente dei tifosi rossoneri. Quando a Giugno dovettero salutare quelli che, il Milan l’hanno fatto grande, pensavano di aver visto tutto, ed invece era solo l’inizio della fine. A fine estate si sono ritrovati senza i due veri pilastri: Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva, sostituiti dai vari Constant, Acerbi, Zapata, Bojan, Pazzini.
Dopo questa sera visto cos’è successo a San Siro in concomitanza con Parigi molti sorrideranno e diranno: “Avevo ragione, il Milan era Ibra-dipendente.” In questo momento è difficile dare torto a tutte queste persone. Tutto sembra tremendamente complicato, impossibile, ma Allegri deve trovare la bacchetta magica e, se lo svedese che decideva i match da solo non c’è più, per il tecnico rossonero è arrivato l’ora di “creare” un Milan che non dipendi da nessuno, un Milan con tanta fama di vittoria, un Milan che sopperisca a quelle due assenze con tanta rabbia agonistica.
A Milano non lo dicono, ma sperano tantissimo in un giocatore: Alexandre Pato. Potrebbe bastare lui per non far rimpiangere i due nuovi gioielli del Psg. Allegri potrebbe aver trovato il mix giusto: tanta fama di vittorie con un pizzico di Pato. Certo che il destino può essere davvero beffardo a volte. Mentre a San Siro la crisi avanza, a Parigi la crisi finisce; e grazie a chi? Ibrahimovic e Thiago Silva, due che, la parola crisi non la vogliono sentire, o meglio, non la conoscono…
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