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Editoriale Inter – Arriva la decima…
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12 anni agoon
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Redazione© foto di agenzia liverani
Anche Belgrado viene espugnata, lInter sembra non volersi fermare più. Dieci vittorie consecutive tenendo conto di Europa League e campionato, da quel lontano Inter-Siena del 23 settembre, terminato con la vittoria dei ducali. Pazzesco davvero il rendimento della squadra lontano da San Siro: i 10 match giocati i nerazzurri sono sempre usciti vittoriosi. A tutto questo bisogna aggiungere anche la qualificazione conquistata con due turni danticipo e la possibilità di giocarsi il primo posto posto con il Rubin Kazan tra due settimane in Russia. Indiscutibile che il gironcino fosse alla portata e di livello qualitativo abbastanza basso, ma la qualità del nostro calcio non deve più farci pensare che esista alcun risultato scontato. Le colleghe dellInter in Europa infatti stanno faticando parecchio, anche con avversari mediocri. Ora cè da pensare subito al campionato, con la difficile trasferta sul campo dellAtalanta di Colantuono domenica sera. Difficile perché lInter ha davvero gli uomini contati in tutti i reparti e a Belgrado si è fermato pure Mudingay.
Nel complesso la sfida in terra serba non ha riservato grossi problemi. Stramaccioni si trova con linfermeria piena ed è costretto a tornare alla difesa a 4, con linserimento obbligato di Jonathan e Silvestre, fino a questo punto della stagione due autentiche sciagure. LInter imposta subito la gara come è nelle proprie caratteristiche, attendendo i serbi che tra laltro sembrano essere più contratti rispetto allandata. Nel primo tempo in avanti cè da segnalare solo qualche spunto di Guarin, Livaja è sempre troppo fuori dal gioco e non riesce ad incidere. In difesa non si notano grandi sofferenze e la prima frazione termina senza pericoli ad eccezione di due colpi di testa di Ivanov su calcio piazzato, con Handanovic che si supera compiendo due miracoli. Allinizio della seconda frazione, il giovane tecnico nerazzurro, rendendosi conto che senza nessuno dei tre uomini del suo magico tridente sarà durissima impensierire la retroguardia avversaria, toglie Nagatomo ed inserisce Palacio. E la svolta della partita, infatti lex-Genoa siglerà i due gol qualificazione. A servirlo in entrambe le occasioni leccezionale Guarin, davvero tornato a livelli straordinari. Sul finale di partita entra pure Cassano che in pochi minuti riesce a regalare lassist a Guarin per il terzo gol. Un peccato, anche se innocuo, il gol subito nel finale con Jonathan che stecca completamente lintervanto difensivo sullinserimento di Tomic. Unottima vittoria contro un avversario non certo fortissimo, che però ha messo in mostra un talento davvero interessante: il laterale offensivo Lazar Markovic, classe 94 e già nazionale. Velocità con e senza palla incredibile ed ottime qualità tecniche. Pecca ancora nella visione di gioco e nellaltruismo ma di tempo per migliorare ne ha e tanto. Chissà se lInter riuscirà a portarsi a casa subito questo talento serbo o se aspetterà fin quando la concorrenza sarà esagerata
I singoli: stupenda assolutamente la prestazione di Samier Handanovic. Eccezionale nel primo tempo nella doppia parata su Ivanov, nel secondo si conferma sempre attentissimo e decisivo per questa Inter. Non può nulla sul gol, ma questo è davvero un grande portiere, che sembra persino migliorato dallo scorso anno quando ogni tanto incappava in interventi incerti. Guarin è il solito padrone del centrocampo. Difende, riparte, sforna assist e segna pure nel finale il gol che dà la tranquillità ai nerazzurri. Ben assistito dallinesauribile Cambiasso e da Gargano, subentrato allinfortunato Mudingay. Palacio sta attraversando un momento di forma impeccabile e ieri sera lo dimostra siglando due reti e vivacizzando lintera manovra offensiva. I gol avrebbero potuto essere tre ma va bene così. Ottimo anche lingresso di Cassano nei minuti finali che con gli avversari un po stanchi è davvero letale. Promossi con una sufficienza stiracchiata anche Alvaro Pereira e Livaja. Juan sembra meno preciso a fianco di Silvestre, sempre incerto nei tempi di intervento. Per un mese dovrà giocarne molte di partite a causa degli infortuni di Samuel, Ranocchia e Chivu. Si spera che le sue performance migliorino altrimenti i compagni di reparto saranno chiamati agli straordinari. Jonathan non si fa notare per tutti i novanta minuti come al solito: nessuna incursione, nessuno spunto, poi nel recupero finale su una sua chiusura errata arriva il gol serbo. La fortuna è che di laterali in infermeria non ce ne sono ed il buffo brasiliano potrà accomodarsi in panchina.
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