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Editoriale – Italia, ripartire dalle poche certezze
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12 anni agoon
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RedazioneItalia, così non va… La partita di ieri, contro Malta, ha lasciato parecchio amaro in bocca, nonostante i 3 punti arrivati. Già, perchè la vittoria, contro un avversario a dir poco abbordabile, era d’obbligo. E’ stata però la prestazione in se che ci ha convinti poco. La forma di parecchi calciatori ha lasciato a desiderare, come pure la vis agonistica che, a tratti, è parsa assente. Cose che capitano, quando ci si trova di fronte uno sparring partner di basso livello, ma che non dovrebbero invece accadere, perchè il rischio di perdere punti importanti è sempre dietro l’angolo.
Cerchiamo però di prendere le poche cose buone emerse ieri e da lì ripartire per costruire una nazionale che possa ottenere il pass per il mondiale di Brasile 2014 senza particolari patemi. Sicuramente va registrato l’inserimento in grande stile di Federico Peluso. Il terzino sinistro dell’Atalanta ha sorpreso per iniziativa, gamba e personalità. Il goal segnato nel finale è stata la ciliegina sulla torta di una prestazione maiuscola. Qualora il ragazzo continuasse su certi livelli, potrebbe essere un serio candidato alla maglia da titolare in quel ruolo. Chiellini e Balzaretti sono avvisati…
In mezzo al campo si ha avuta conferma, qualora qualcuno ne avesse bisogno, dell’indispensabilità di Andrea Pirlo. Ma, purtroppo, è stato evidente come altrettanto necessaria sia la presenza di Daniele De Rossi perchè il centrocampo non vada in tilt. Difatti, nonostante Pirlo e nonostante un Marchisio formato campione, le qualità da regista di Daniele sono mancate più del dovuto. Non ce ne voglia Nocerino, che di volontà ne ha messa parecchia, ma il centrocampista della Roma è di vitale importanza per la nazionale, e la sua assenza ha avuto un peso specifico notevole nell’economia del match degli azzurri.
In avanti Osvaldo ha comunque fatto registrare parecchia voglia di fare, ha lottato contro i difensori maltesi ma non ha lasciato il segno. Peccato perchè timbrare il cartellino sarebbe stata un’ulteriore iniezione di fiducia per l’oriundo. Iniezione di fiducia che è arrivata invece, in dosi abbondanti, per Destro ed Insigne. Il centravanti romanista ha segnato un goal da attaccante di razza, partendo sul filo del fuorigioco ed infilando il portiere avversario senza problemi. Il napoletano, appena sceso in campo, ha mostrato subito di cosa è capace: lampi di genio degni di un talento puro, quale lui è.
In conclusione, le due partite di qualificazione disputate in questo primo round dai ragazzi di Prandelli non sono state incoraggianti, nè dal punto di vista dei risultati, nè tantomeno da quello delle prestazioni. Tuttavia Prandelli va lasciato in pace. Del resto, è bene tenere a mente il lavoro fatto dal Ct al recente Europeo, quando tutti ci davano per spacciati, per poi ricredersi di fronte al secondo posto finale. Inoltre di materiale da modellare ce n’è, e neppure poco. Per cui, vietato fasciarsi la testa prima del tempo, ed armarsi di fiducia incondizionata nei confronti di Prandelli. In attesa di vedere come evolverà questa nazionale.
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