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Editoriale Italia – Una sconfitta… convincente
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12 anni agoon
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RedazioneContro la Francia è maturata la quinta sconfitta consecutiva in altrettante amichevoli. Poco male: Prandelli esce dal Tardini con un risultato negativo, ma con indicazioni confortanti in vista dei prossimi impegni europei.
Come preannunciato dal c.t. in conferenza stampa, l’intenzione era quella di dar spazio ai giovani e possiamo affermare che l’esperimento è riuscito a metà: buono il primo tempo fatto di tanto pressing e improvvise verticalizzazioni, meno il secondo dove i francesi hanno preso in mano il pallino del gioco salvo poi rischiare nel finale con il forcing degli azzurri. Prandelli sarà stato soddisfatto soprattutto dalla duttilità tattica dei suoi: 4-3-1-2 o 4-3-3 che sia, il copione non cambia; l’Italia cerca sempre di fare risultato attraverso una manovra corale. Lo testimonia il gol, dove l’azione ha chiamato in causa tutti i reparti per la finalizzazione di El Shaarawy.
Proprio il rossonero, schierato nella solita posizione di ala sinistra, al di là della prima rete in Nazionale è sembrato uno dei migliori in campo. Il Faraone ha messo in mostra quelle qualità tecniche e fisiche che lo stanno rendendo una pedina inamovibile nello scacchiere di Allegri: il milanista rappresenta infatti il prototipo dell’attaccante moderno che rientra nella propria metà campo per dare una mano ai compagni in fase difensiva. Ottima l’intesa con Balotelli che in azzurro si toglie di dosso l’etichetta di bad boy che gli hanno affibbiato i tabloid inglesi: l’ex Inter ha giocato una buona partita, svariando su tutto il fronte d’attacco e battagliando su ogni pallone.
Il centrocampo, orfano di Pirlo per un tempo, ha contenuto bene i francesi e ha trovato in Verratti un interessante interprete che possa far rifiatare il bianconero: il ventenne originario di Pescara non ha sfigurato al cospetto dello juventino, dimostrando un’altrettanta ottima visione di gioco e piedi vellutati. Va migliorata la fase d’interdizione, ma l’età è tutta dalla sua parte. Ai suoi lati, Marchisio ha svolto il compitino senza strafare mentre Montolivo si è disimpegnato bene anche nell’inedito modulo senza il trequartista (ruolo abitualmente ricoperto in Nazionale) e in futuro potrebbe rappresentare una variante tattica da non sottovalutare.
La difesa è forse il reparto dove l’Italia ha sofferto maggiormente con le incursioni di Ribery e Valbuena da cui è nato il pareggio proprio ad opera del ventottenne dell’Olympique Marsiglia. Il gol vittoria di Gomis è invece arrivato su una dormita dell’intera retroguardia. Nel complesso, la partita dei due centrali Barzagli e Chiellini non è risultata insufficiente, ma sicuramente si trovano più a loro agio in una difesa a tre. Disparità di giudizio invece per Balzaretti e Maggio: il giallorosso ha spinto poco, limitandosi più a difendere che ad offendere, mentre il fluidificante del Napoli si è fatto sentire anche in fase d’attacco proponendosi più volte con sovrapposizioni e cross dal fondo.
L’Italia non riesce ad abbattere la maledizione, che con i transalpini la vede incapace di conquistare una vittoria tra le mura amiche da ben cinquant’anni. Poco importa, perché la marcia di avvicinamento ai Mondiali brasiliani prosegue bene e questa Italia, nell’attesa di vincere, sicuramente convince.
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