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Editoriale Juve – A gennaio parola d’ordine: duttilità
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12 anni agoon
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RedazioneSospetta lesione di secondo grado al polpaccio destro. Se la diagnosi dovesse essere confermata, per Giorgio Chiellini si prospetta uno stop tra i 45 e i 60 giorni. Il che, a pochi giorni dalla rescissione contrattuale di Lucio, tornato in Brasile, significa solo una cosa: la Juve a gennaio prenderà con ogni probabilità un difensore.
A questo punto le riflessioni sono molteplici. Innanzitutto, è proprio necessario intervenire sul mercato? Nella sfortuna, i bianconeri sono stati fortunati: durante i probabili 45 giorni di stop di Chiellini, infatti, il campionato si fermerà per le feste fino al 6 gennaio e gli uomini di Conte non saranno costretti a giocare 11 partite senza il proprio centrale difensivo. Inoltre, la Juve la soluzione al problema ce l’avrebbe a portata di mano, fatta in casa. Si chiama Luca Marrone. Il giovane torinese si sta dimostrando molto più di una promessa; è cresciuto a pane e bianconero e per volere di Conte è diventato un regista difensivo a tempo pieno, dimostrandosi pronto ad ogni (pur rara) chiamata. Insomma, gli ingredienti perchè la torta venga bene ci sono tutti, perchè non dargli fiducia?
Senza dimenticare Martin Caceres, che già l’anno scorso, a Genova formò l’inedita coppia centrale con Vidal. I precedenti insegnano, poi, come gli acquisti di gennaio siano, spesso, più frutto della fretta di voler prendere qualcuno, che non dell’effettiva necessità di ampliare la rosa. Se la Juve volesse ad ogni costo comprare qualcuno dovrebbe comprare un giocatore di vero valore e se possibile anche di prospettiva. Quelli di Danilo, Campagnaro e Neto sono nomi plausibili ed interessanti anche per la prossima stagione.
Due anni fa (una vita), in piena emergenza, la Juve a gennaio preferì non prendere Andreolli perchè non ritenuto all’altezza della Vecchia Signora. Quest’anno tutta quest’emergenza non c’è, le alternative in squadra ci sono e per questo far arrivare un giocatore come Bocchetti non può sostituire Chiellini ne tanto meno migliorare la rosa in alcun modo. Parentesi a parte merita la questione Peluso. Il terzino dell’Atalanta, che l’Eco di Bergamo dà già praticamente a Torino, in nerazzurro gioca a quattro e non a tre. Può fare il centrale, ma nasce terzino e già questo basta a dire che non sarebbe una vera e propria alternativa a Chiellini. E’ un giocatore di buon valore e soprattutto duttile, per questo piace molto a Conte, da sempre incline ad apprezzare questa qualità. Questo spiega il forte interesse della Juve, che in un solo colpo troverebbe l’alternativa a Chiellini e ad Asamoah, che a gennaio partirà per la Coppa d’Africa.
Insomma la stessa operazione di mercato che l’anno scorso (ri)portò a Torino Caceres, in grado di dare fiato a Lichtsteiner o a uno dei tre centrali. A pochi giorni dall’inizio del mercato di riparazione, in casa Juve, una cosa è certa: l’attaccante non è più così importante.
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