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Editoriale Milan – Galliani mani di forbice, quanti esuberi da eliminare
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12 anni agoon
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RedazioneFine stagione 2011/2012: il Milan saluta in serie Nesta, Inzaghi, Gattuso, Seedorf, Van Bommel e Zambrotta, tutti giocatori che hanno fatto la storia del club rossonero, soprattutto i primi 5. Poco male – pensano tutti quanti -, Galliani saprà come sostituire i senatori. Estate 2012: Ibrahimovic e Thiago Silva vengono ceduti al Paris Saint-Germain. L’offerta francese è irrifiutabile. Male – pensano tutti quanti -, ma almeno il denaro incassato servirà per comprare rimpiazzi all’altezza. Fine agosto 2012: la casella acquisti del Milan preoccupa.
Pazzini e Montolivo sono i nomi migliori. Bojan e De Jong a fare da contorno, mentre Constant, Niang, Acerbi, Traorè e Zapata destano più dubbi che curiosità. In compenso è rimasto Alexandre Pato. Questo sarà il suo anno – pensano tutti a luglio -. Sì, l’anno del suo ennesimo infortunio. Uno stop forzato gli fa perdere le prime giornate di campionato. Solo adesso è tornato a disposizione, e bisogna ammettere che il Milan se la stava cavando meglio senza di lui (ed è difficile eh). Le speranze riposte sul Papero sono svanite. Ora anche lui è un giocatore come tutti gli altri, non più intoccabile, quasi un esubero.
Ma la compagnia è illustre. Prendiamo Boateng: l’anno scorso sembrava il centrocampista più forte del pianeta, mentre ora, senza l’amico Ibra e con una squadra modesta intorno a lui, pare più un pesce fuor d’acqua che un leone in gabbia. E Robinho? Saudade, tanta saudade. Il Brasile ed il Santos sono sempre più vicini. Uno stipendio buttato al vento: 4 milioni all’anno (è quello che guadagna di più) per scaldare la panchina. Via a gennaio, sembra la soluzione migliore. O comunque a fine stagione, quando la rivoluzione coinvolgerà tutti, nessuno escluso.
Anche Mexes, altro “bidone” da 4 milioni all’anno (insieme a Binho e Pato). Il francese non ha mai convinto fino in fondo alla Roma, figuriamoci in questo Milan, che ha dovuto promuovere titolare l’eterno gregario Bonera per mancanza di soluzioni. Sulle casse rossonere pesano enormemente i contratti fatti firmare nel biennio scorso, e sicuramente Adriano Galliani sta già lavorando per recuperare qualche soldo qua e la, magari premiando chi lo stipendio se lo suda sul campo (El Shaarawy su tutti). Gli esuberi sono stati individuati, e tra questi c’è pure Massimiliano Allegri, che però merita un trattamento diverso, coi guanti bianchi.
Anche lui sa perfettamente di non avere grosse chance di restare sulla panchina del Diavolo, ma dargli il benservito così su due piedi per lo scarso rendimento dei giocatori non è in stile Milan. Per ora non resta che sperare in un miracolo, poi, a tempo debito, calcolatrice e forbici alla mano; Galliani non potrà andare dal barbiere, ma i tagli li sa fare bene ugualmente. E spazio ai giovani.
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