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Editoriale Ora Conte non ha più alibi
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12 anni agoon
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RedazioneHiguain sarebbe stato meglio, più giovane, meno ingombrante, con ampi margini di miglioramento. Forse sì, ma portare a Torino Tevez per 9 milioni di euro (e lo stesso ingaggio richiesto dallattaccante del Real) se non è un capolavoro gli si avvicina moltissimo. Sgombriamo il campo da equivoci: dal punto di vista tecnico, lApache è un grandissimo giocatore, forse anche più del Pipita, se non altro perché più vecchio(29 anni vs. 25) e dunque già formato e smaliziato.
Poi, a livello quali-quantitativo, Tevez sa fare tutto, ma proprio tutto: prima e seconda punta, anche trequartista alloccorrenza, vaga tra le linee, viene dietro a prendersi palla, per poi allungare la squadra dandole profondità. E un goleador, ma lotta come un mediano. E un calciatore, ma corre come un maratoneta. E un attaccante, ma lo ritroverai pure in difesa. E, insomma, un Cavani tascabile. E Cavani non è una citazione a caso, visto che era la prima scelta in assoluto di Conte. Lunica verifica che manca, ora, è la compatibilità caratteriale: se due caratteri forti come quelli del mister e dellattaccante dovessero incontrarsi, anziché scontrarsi, nessun limite sopra il cielo bianconero.
Come cambia, dunque, questa Juve con larrivo dellargentino? Sicuramente migliora e non poco. Limitandoci ad analizzare la rosa attualmente a disposizione, e mantenendo il modulo tattico classico, Llorente e Tevez rappresentano una coppia perfetta per il 3-5-2 contiano: lApache a fare da seconda punta senza dare punti di riferimento agli avversari, lo spagnolo come pivot a fare da sponda. Potenzialmente devastante. Non meno intrigante, però, lipotesi del duo tutto tecnica e rapidità formato da Vucinic e Tevez, in grado di parlare la stessa lingua tecnica e per di più farlo a ritmi esagerati e senza una logica tattica (e per questo molto difficile da neutralizzare per le difese avversarie).
E fin qui non abbiamo parlato di Jovetic, ma varrebbe lo stesso discorso (non si può giocare in 20 ). Certo è che un ipotetico parco attaccanti formato da Tevez, Llorente, Jovetic, Vucinic, Giovinco, Quagliarella o Matri se non annulla il gap con Bayern&co., di certo lo riduce. Anche perché, dietro, ci sono sempre Pirlo, Vidal, Pogba, Marchisio e ancora più dietro una delle migliori difese dEuropa (lo dicono le statistiche dellultima Champions) rafforzata ulteriormente dallinnesto di Ogbonna. I nuovi arrivi, i rientri attesi (soprattutto quello di Pepe), e le conferme recenti (lesplosione di Giaccherini), offrono comunque a Conte anche la possibilità di variare il tema tattico: dal 4-3-3, al 4-2-3-1, passando per il 4-3-2-1 o qualsiasi altra variante vi possa passare per la testa. Ora, dunque, questa Juve non ha più alibi.
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