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Editoriale Palermo – Per la prima volta fuori dalla zona retrocessione
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12 anni agoon
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RedazionePer la prima volta in questa stagione, il Palermo è fuori dallarea delle condannate. Complice la pochezza della Sampdoria (la squadra di Ferrara, pur in emergenza, sembra proprio messa male), i rosanero sono riusciti finalmente a vincere, spezzando lincanto negativo dei lunch-match, ed anche bene.
Gasperini ha fatto tesoro della sbornia romana ed ha schierato la formazione più logica e con ogni uomo al suo posto, rispettando i ruoli naturali. Facilitato anche dalla disponibilità di Donati, la cui presenza in campo si è vista eccome, per la personalità e la capacità di influenzare positivamente i compagni tutti e non soltanto di reparto. Garcia è tornato a sinistra ed ha spinto nei limiti delle sue capacità. Il trio centrale non ha dovuto faticare molto per contenere le quasi inesistenti iniziative blucerchiate. Kurtic è stato preferito a Rios al fianco di Barreto: non ha fatto sfracelli, ma ieri forse non servivano.
Bene i trequartisti. Ottimo Brienza, il migliore in campo (Dybala permettendo). Non si capisce (solita piccola critica alle scelte del tecnico) perché Gasperini labbia sostituito, così come era avvenuto nel precedente incontro casalingo, sul 2-0. Aveva finito la benzina? Non ce ne siamo accorti. Voleva concedergli una standing-ovation? Mancava ancora molto al triplice fischio. E allora? E ovvio che la Samp attuale non è il Milan, per quanto sottotono in questi tempi. Tuttavia, rinunciare ad un attaccante avrebbe potuto avere gli stessi effetti di allora, quando i rossoneri avanzarono di molto il baricentro finendo con lo schiacciare gli avversari impauriti, raggiungendo il pari e sfiorando il clamoroso sorpasso. La storia del calcio è piena di squadra resuscitate dallatteggiamento rinunciatario di chi aveva saldamente in mano il match. Stavolta è andata bene, meglio cosi! Consoliamoci con la considerazione daver rivisto in campo Zahavi: lisraeliano potrà servire molto a questa squadra con la sua duttilità e furbizia.
E per finire, dulcis in fundo, Dybala. Il ragazzino, alla seconda apparizione come titolare, ha incantato. Due gol molto belli, diversi tra loro, altre occasioni sventate dal portiere, facilità di tiro, repertorio completo, lampi di classe e persino spirito di sacrificio nel cominciare lazione di disturbo sui portatori di palla. Zamparini, che ha sempre sostenuto lutilizzo del diciannovenne argentino ed ha pressato perché ciò avvenisse (al Presidente, bersaglio di tante critiche, ne va dato atto), sarà giustamente contento. Come i tifosi, che sperano ricalchi le orme dei grandi centravanti Toni, Amauri, Cavani e Miccoli. Che al Barbera sia nata una nuova stella?
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