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Editoriale Roma – Clima rovente, salta qualche testa?
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12 anni agoon
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RedazioneSecondo voi c’è più caldo tra i gironi dell’Inferno dantesco oppure nei corridoi di Trigoria nel post derby di Roma? Al confronto crediamo di poter dire che Pier delle Vigne – uno a caso – se la passi alla grande rispetto a Daniele De Rossi, ed ovviamente in questo caso non ne prendiamo uno a caso. La sconfitta contro i cugini della Lazio ha assunto dimensioni ancor maggiori dopo il comportamento sbagliato del giocatore che più di tutti gli altri è tenuto sotto osservazione in casa giallorossa, e si può dire che il primo esame dopo la dichiarazione del suo status di cedibile non è stato superato.
Bocciato. Anche da Cesare Prandelli, che come sappiamo punisce sempre in maniera pesante chi si rende protagonista in campo di condotte violente – ciao ciao amichevole in Nazionale contro la Francia -. E il gancio con cui De Rossi ha colpito Mauri ha poco a che vedere con il calcio spettacolare di Zdenek Zeman, che ieri, come al solito, aveva garantito una partenza sprint alla Roma nel catino dell’”Olimpico”, più una piscina che un prato su cui giocare a calcio. Ma guai a sparare a zero su “Capitan Futuro” e ad elogiare il tecnico boemo perchè cadremmo in un banale errore.
Come si possono tessere le lodi di un allenatore che con una squadra del genere ha raccolto solamente 17 punti in classifica (5 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte), segnati 28 gol e subiti 23? Impossibile. La peggior difesa del campionato e nemmeno il miglior attacco. Houston, abbiamo un problema. Anzi, James. Pallotta. Che osserva tutto da lontano e non agisce come dovrebbe, fa fare tutto a Baldini e Sabatini, evidentemente abbagliati dal sogno di vincere facendo spettacolo. Se la Roma è settima lo deve esclusivamente al basso livello del campionato. Infatti le prime 4 della classe, superiori di una spanna (ma anche 2), volano. Non deludono. Mentre Dante prende appunti, ha altri nomi da gettare nel seondo cerchio: quello dei lussuriosi.
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