ESCLUSIVA – Massimo De Luca: “Assurda l’esclusione di Rossi, avrei portato Destro e non Insigne al suo posto”

Questa settimana “Filo Diretto con…” Massimo De Luca. 

La sua opinione sull’esclusione di Giuseppe Rossi?

“La trovo francamente assurda, perché era l’elemento più tecnico e più duttile del nostro attacco e credo che avesse dimostrato già nel finale di stagione di aver ritrovato una buona condizione fisica, cosa confermata dai test atletici che hanno avuto tutti esito positivo. Inoltre non riesco a comprendere, anche se Prandelli avrà le sue buone ragioni, la scelta di preferirgli un Insigne che in campionato ha fatto davvero fatica a far gol. In conclusione quindi sono esterrefatto e sorpreso dal taglio di Pepito Rossi“.

Non sarebbe stato più giusto portare Destro al posto di Insigne, dal momento che non essendo Balotelli un vero centravanti, il romanista avrebbe rappresentato un’alternativa a Immobile nel ruolo di prima punta?

“Su Balotelli il dibattito è tutt’ora aperto: c’è chi lo ritiene una vera prima punta e chi, come me, lo vede più come un attaccante che ama partire da lontano e che da lontano riesce a essere decisivo, specialmente col suo straordinario tiro dalla distanza. Destro secondo me andava portato, perché in questo momento, rimane totalmente escluso dai nostri schemi non soltanto la figura del colpito re di testa, ma anche del centravanti che, facendo a sportellate coi difensori avversari, permetta alla squadra di salire e di tirare il fiato nei momenti di difficoltà. Quindi, mancando uno come Toni o lo stesso Destro, sui calci d’angolo avremo il solo Chiellini che possa andare a colpire di testa“.

Da un’esclusione eccellente a un’altra, anzi, ad altre due: Tevez e Llorente, la coppia più prolifica della Serie A, fuori dal Mondiale…

“Questo purtroppo è un segnale sconfortante per il nostro calcio, perché non credo che i commissari tecnici di Argentina e Spagna siano ad un tratto impazziti, anche se è vero che il rapporto tra Sabella e Tevez si era ormai deteriorato da tempo. Il fatto che due calciatori che hanno dominato nel nostro campionato non vengano convocati nelle rispettive Nazionali è deprimente per una Serie A in cui, con tutto il rispetto, Toni ha segnato 20 gol e Francesco Totti a 37 anni riesce ad essere ancora decisivo nelle partite che gioca“.

Un pronostico sull’Italia ai Mondiali?

“I quarti di finale sarebbero già un grande traguardo“.

La sua favorita per la vittoria finale?

“Come si fa a non dire Brasile, specialmente con lo spettro del ’50 che aleggia su questa edizione dei Mondiali“.