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ESCLUSIVA – Mondonico: “Toro, Cerci come Lentini per volare in Europa! Mondiale? Ho fiducia nell’Italia”
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11 anni agoon
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RedazioneCalcissimo.com ha intervistato, in esclusiva, Emiliano Mondonico, ex tecnico del Torino, per commentare l’insperata qualificazione in Europa League dei granata a causa dell’esclusione del Parma per ragioni fiscali.
Mister, il Toro torna in Europa dopo parecchi anni: quali sono le sue sensazioni?
“Noto con piacere che, quest’anno, molti ‘sogni sportivi’ sono diventati realtà, e il Toro in Europa è una di queste soprese che la stagione ci ha riservato. Questo perchè, nello sport, non esiste più il sogno ‘irraggiugibile’ e bisogna sempre pensare di poter realizzare i propri obiettivi, anche puntando in alto”.
Facendo un salto ‘nel passato’, viene spontaneo ripensare al suo Toro che -negli anni ’90- se la giocava con tutti in giro per l’Europa. In quella squadra c’era un certo Lentini, in quella attuale Alessio Cerci: sono loro i ‘portabandiera’ del Toro in Europa?
“Sono due giocatori determinanti alla stessa maniera, pur con due modi un po’ diversi di intendere il calcio. Lentini, soprattutto dopo l’infortunio, giocava da esterno sinistro ma era un giocatore ‘a tutto campo’, mentre Cerci dà il meglio di sè quando parte dall’esterno e rientra, anche grazie al suo sinistro che gli consente di andare al tiro con facilità. La qualità, la fantasia e l’abilità nel saltare l’uomo sono comunque caratteristiche peculiari di entrambi questi grandi giocatori”.
Possiamo paragonare il rapporto Cerci-Ventura a quello Lentini-Mondonico?
“Onestamente non saprei parlare del rapporto tra Cerci e Ventura, quanto invece al rapporto tra me e Lentini, diciamo che è sempre stato corretto e cordiale, anche perchè io mi rivedevo molto in Gianluigi. Del resto, anche io ho vissuto il periodo ‘testa di cavolo’ (letterale, ndr) in cui non davo retta a nessuno e pensavo che il calcio fosse un qualcosa sopra tutto e tutti… Vedere questo ragazzo, con il suo ardire e la sua voglia di spaccare il mondo, mi ha fatto ‘tornare indietro nel tempo’: ecco perchè c’è sempre stato un rapporto vero con Lentini, per cui ho sempre nutrito un affetto particolare”.
Sulla questione Europa League: giusto che -alla fine- sia il Toro a volare in Europa?
“Premesso che al Toro sono stati tolti diversi punti quest’anno, guardando la classifica (e il campo) ho visto un ottimo Parma che, nello scontro diretto con i granata, è stato nel complesso superiore. Poi però c’è il campionato, che racconta di un grande Toro che – anche grazie a questioni extra-calcistiche- ha meritato la qualificazione. Ora vedremo cosa succederà e quale sarà il cammino dei piemontesi in Europa”.
In chiusura, capitolo nazionale: come vede gli azzurri in vista del mondiale brasiliano?
“L’Italia la vedo bene, e guai se non fosse così! Alemeno nel calcio, dobbiamo sempre avere fiducia negli azzurri! Posso anche dire che vincerà il mondiale, dal momento che non mi costa niente e mi procura entusiasmo…”
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