ESCLUSIVA – Tiziano Crudeli: “MIlan da rifondare! Continuare con Seedorf? Non lo so perchè…”

Calcissimo ha incontrato in esclusiva Tiziano Crudeli per fare il punto sulla situazione in casa rossonera.



Tiziano, un parere sulla questione-Seedorf: è lui l’uomo giusto per ripartire?

“Sinceramente non lo so! Ci sono i pro e i contro: è vero che lui nel girone di ritorno ha raccolto 35 punti contro i 22 del girone d’andata, ma è altrettanto vero che è uscito sia dalla Coppa Italia (contro l’Udinese) che dalla Champions (contro l’Atletico) e non ha centrato la qualificazione all’Europa League. Una stagione in chiaroscuro, ma è da tenere in conto anche l’ingaggio elevato del tecnico che, forte di un contratto, non potrà esser mandato via ‘a cuor leggero’”



Le alternative, nel caso di esonero, quali sarebbero?

“Direi Inzaghi: è l’uomo giusto per ripartire perchè è già in casa, costa poco e ha anche il favore del pubblico: basti pensare che i tifosi vanno al Vismara a seguire la primavera solo per incitare Pippo. Per questo lo vedo più avanti di Donadoni in un eventuale dopo-Seedorf. La speranza, indipendentemente dall’allenatore, è che il Milan torni competitivo a breve termine…”



Capitolo mercato: quali sono le priorità per questo Milan?

“La difesa (serve un centrale fortissimo), un portiere (io stravedo per Abbiati, ma ci vuole un giovane), un centrocampista capace di fare gioco e anche un punta: scusate se è poco!”



Nuova sede rossonera inaugurata quest’oggi: che effetto le fa pensare al Milan lontano da Via Turati?

“Io sonoun sentimentale e, vedendo il museo, mi sono commosso vedendo il Milan che fu. Però mi rendo conto che servisse un rinnovamento strutturale, questo è un edificio nuovo, all’altezza della situazione del nuovo corso. Complimenti a chi lo ha ideato e a chi ha avuto il coraggio di questo rinnovamento”.



Ultima domanda: Galliani o Barbara Berlusconi, a chi spetterà l’ultima parola sulla scelta dell’allenatore?

“A Silvio Berlusconi: quando c’è da decidere, alla fine, la sua parola è quella che conta! Dopo il 25 ne sapremo di più…”