Inter, Europa o ridimensionamento. Un altro abbaglio e la scommessa di Mancini è persa

Tradito da Podolski e da Kovacic, Roberto Mancini in queste ore sta ancora riflettendo sull’abbaglio che lo ha spinto a lasciare in panchina contro la Fiorentina uno dei giocatori più in forma del momento, Xherdan Shaqiri, inserito solo al 20’ della ripresa. In venti minuti lo svizzero ha creato da solo più occasioni di tutti i suoi compagni insieme: un errore pagato a caro prezzo.

La classifica piange: alla lotta per l’Europa League si è aggiunto anche il Toro e le vittorie di Lazio, Samp e della stessa Fiorentina rendono tutto più difficile. E il tanto maltrattato Milan di Inzaghi è ad appena un punto…

In casa Inter si comincia a mettere in conto la possibilità di perdere la scommessa fatta a gennaio, quando Thohir aprì il portafoglio con la speranza di una rapida rimonta: invece, dopo due mesi, i nerazzurri si trovano al nono posto.

Senza rimonta, e senza una vittoria in Europa League, la proprietà e la dirigenza della società meneghina dovranno fare delle scelte per evitare la spada di Damocle del Fair Play finanziario e per non perdere terreno sul campo delle sponsorizzazioni. Uno dei primi a rischio cessione è Mateo Kovacic, talento incapace di sbocciare, mentre il corteggiatissimo Mauro Icardi, a un passo dal rinnovo, non accetterà una stagione senza coppe europee. Stesso discorso per Samir Handanovic, che ha molte pretendenti all’estero. La delusione Lukas Podolski invece tornerà quasi certamente all’Arsenal. Un drastico ridimensionamento, che metterebbe anche lo stesso Mancini di fronte a delle scelte.