Kovacic male anche contro gli ungheresi. Il dilemma di Mancini

Ordinato, ma lento nell’impostare. Mateo Kovacic ha deluso le attese di Roberto Mancini anche in occasione della partita amichevole contro gli ungheresi dell’Haladas del figlio Andrea e del veterano Tommaso Rocchi.

Il croato, schierato da regista, ha fatto un discreto lavoro di copertura, ma non ha brillato palla al piede, anzi ha rallentato la manovra con la sua tendenza a tenere il pallone. Kovacic si sta sempre più trasformando in un caso all’interno dell’Inter: la sua posizione ibrida mette in difficoltà anche uno stratega brillante come Mancini, che sta cercando l’equilibrio giusto della squadra in modo che tutti riescano a dare il loro contributo, viste le tante partite di campionato e di coppa che aspettano i nerazzurri nelle prossime settimane.

L’allenatore jesino non può far altro che puntare sulla gioventù di Mateo, che compirà appena 21 anni il prossimo maggio, sperando che riesca a fare definitivamente un salto di qualità e a trovare una sua collocazione definita in campo.

Passi avanti invece da parte di Hernanes, che a parte il gol si è mosso bene in una posizione più avanzata rispetto alla solita, da trequartista: qualche spunto importante, un assist d’autore.