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Milan, l’editoriale di Carlo Pellegatti: “Allegri resterà”
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12 anni agoon
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RedazioneLEditoriale di Carlo Pellegatti Il Milan caccia Allegri? Ecco la verità…
Lultimo allenatore cacciato dal Milan in questo terzo millennio è stato Fatih Terim. Era la stagione 2001-2002, 11 anni fa. E successo solo 4 volte nei 26 anni della Presidenza Berlusconi. Prima del tecnico turco, era capitato solo a Liedholm, Tabarez e Zaccheroni. Allegri sarà il quinto? Galliani a Milanello ieri ha garantito di no, ma la domanda è assolutamente legittima vista la partenza negativa sul piano della classifica, addirittura mortificante per quanto riguarda la qualità del gioco.
I tifosi sono amareggiati, forse – e questo è ancora più triste – sembrano rassegnati nellassistere a spettacoli certo non degni di una squadra che li ha sempre abituati a partite divertenti, spettacolari, grazie ad interpreti di alta caratura quanto a classe e stile. In quattro mesi, tutto è drammaticamente cambiato. Tanti i colpevoli, per la tifoseria milanista. Chi se la prende con il Presidente, che ha depauperato il livello tecnico della squadra. Altri condannano la campagna… rafforzamento, con troppi giocatori di bassa qualità rispetto alle esigenze attuali della squadra. Molti indicano come principale imputato proprio il tecnico, sia per il presente che per il passato. E lui, secondo alcuni, ad aver autorizzato la cessione di Pirlo, a non aver convinto a rimanere qualcuno tra i senatori, Gattuso, Nesta, Seedorf, Inzaghi e perfino Cassano, a persuadere Silvio Berlusconi che le cessioni di Thiago Silva e Ibrahimovic avrebbero portato ad un immediato beneficio economico, ma che senza i due campioni ben difficilmente il Milan si sarebbe qualificato alla Champions League, oggi una chimera vista lattuale situazione. Per quanto riguarda il presente, la squadra sembra sfiduciata , né il tecnico sembra voler proporre magari un necessario cambio di modulo, che possa compensare, a livello tattico, le deficienze a livello tecnico.
Lo cacceranno? Credo comunque di no, per due motivi. Il primo è prettamente tecnico. In questo momento , non vi sono alternative a Massimiliano Allegri. Filippo Inzaghi ha cominciato da un mese la sua carriera da tecnico e potrebbe essere bruciato da un compito oggi ancora troppo difficile per un apprendista stregone. Mauro Tassotti è una possibile alternativa, ma indubbiamente potrebbe essere travolto da una impresa troppo complicata . Fuori da mondo rossonero, nessuno poi sembra proponibile, anche perché i progetti di Berlusconi, per il futuro, sono altri. Il secondo motivo è economico. Esonerare Allegri è unoperazione da meno 10 milioni di euro, per le casse rossonere, visto lingaggio del tecnico di 2,5 milioni di euro netto fino al 2014. Operazione che il Presidente non vuole avvallare, a meno che la squadra continui con questo trend negativo sul piano del gioco e dei risultati. Allora tutto potrebbe veramente succedere!
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