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Pagelle

Napoli-Como, le pagelle

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CAPRILE 6 – La rasoiata di Strefezza passa sotto le gambe di Buongiorno, occultandogli in parte la visuale. Non compie, per il resto, interventi degni di nota.

DI LORENZO 6 – Fadera corre tanto e lega molto il gioco, ma spesso si marca da solo: un aiuto non indifferente in una gara in cui di corse all’indietro ce ne sono state tante, tutte ben fatte senza mai perdere le distanze.

RRAHMANI 6,5 – Il re dei duelli aerei secondo il CIES dimostra che dalle sue parti non passa lo straniero: in situazione di uno contro uno è semplicemente perfetto e non concede nulla neanche agli avversari più brevilinei.

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BUONGIORNO 6,5 – Solido a piantonare l’area di rigore, non lascia trasparire alcun segnale di difficoltà gestendo tutto con la serenità di un difensore di grande caratura. Forse un po’ timido a uscire sul gol di Strefezza, che resta però una prodezza: per il resto, è semplicemente insuperabile.

OLIVERA 6,5 – Dalla sua parte Van der Brempt e soprattutto Strefezza lo sollecitano spesso, ma lui risponde con vari interventi degni di nota. Apporto importante in fase di spinta, specie quando si guadagna il rigore del raddoppio azzurro.

Dall’88’ SPINAZZOLA s.v. – Non giudicabile.

McTOMINAY 7 – Secondo gol in azzurro, unito a una fisicità a tratti straripante in mezzo al campo. Un giocatore così in un campionato come la Serie A può spostare in maniera decisiva gli equilibri nei piani alti della classifica: il fatto che Conte abbia cambiato modulo per fargli spazio la dice lunga sulla sua importanza.

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LOBOTKA 6,5 – Il possesso tambureggiante del Como lo costringe a un lavoro in fase di non possesso nel primo tempo che non gli compete e che anzi lo infastidisce. Nella ripresa sale però letteralmente in cattedra, tornando onnipresente e recuperando moltissimi palloni in mezzo al campo.

Dal 90’+1 GILMOUR s.v. – Non giudicabile.

ANGUISSA 6,5 – Spesso insofferente nei confronti dei compagni di squadra, che lo costringono agli straordinari in fase di interdizione. La condizione è quella dei tempi migliori e anche la fiducia, rispetto alla scorsa stagione, sembra tornata: se resta ai massimi livelli è indiscutibilmente un pilastro di questo Napoli.

POLITANO 6 – Si accende solo a tratti, ma quando trova campo è sempre molto pericoloso: un paio di cavalcate esaltanti non sono seguite da un cross utile a centro area. Non si accende la lampadina, ma esegue i compiti di base con apprezzabile abnegazione.

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Dall’80’ MAZZOCCHI s.v. – Non giudicabile.

LUKAKU 8 – Doppio assist e rigore perfetto a togliere ai suoi le castagne dal fuoco: fate 102 reti dal suo arrivo in Italia per un giocatore che, nel bene e nel male, non smetterà mai di essere decisivo. Anche in una partita con poche occasioni appare sempre coinvolto, sul pezzo e soprattutto fisicamente in crescita costante. Ha ragione mister Conte: Big Rom è uno che sposta, e probabilmente ha soltanto appena cominciato.

Dall’88’ SIMEONE s.v. – Non giudicabile.

KVARATSKHELIA 5,5 – Van der Brempt lo limita con facilità, tenendolo lontano dalle zone di campo che più preferisce per sprigionare il suo talento. Finisce per isolarsi troppo, riuscendo ad avere un impatto tangibile sul match solo quando gli spazi si aprono nel finale: troppo poco per uno come lui.

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Dal 79′ NERES 7 – Un gol, il primo in campionato, e una grande chance per il raddoppio. Ed è una riserva dichiarata: un lusso che pochi in Europa possono permettersi.

All. CONTE 6,5 – Un primo tempo con tante difficoltà, poi una ripresa in crescendo grazie anche alla straordinaria batteria di campioni che ha a disposizione. I suoi meriti, oltre a quelli di campo, stanno anche nell’aver insistito per farsi costruire una rosa all’altezza, che è certamente da scudetto al netto di ogni pretattica.

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