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PAGELLE – Colombia-Giappone 4-1: Jackson e James devastanti, Honda sufficiente…
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10 anni agoon
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RedazioneGiappone (4-2-3-1)
Kawashima: quattro gol sul groppone sono tanti, e la sensazione è che lui non dia la giusta sicurezza al reparto. Voto 5
Uchida: propositivo sulla destra, trova parecchie volte il fondo ed è rapido in progressione, ma in fase difensiva lascia parecchio a desiderare, come dimostra il secondo gol di Jackson Martinez. Voto 5,5
Konno: clamorosa la sua ingenuità sul rigore, quando stende Ramos (che corre verso l’esterno) in piena area, complicando maledettamente la corsa agli ottavi per i suoi. Voto 4
Yoshida: fatica a tenere testa alla velocità degli avversari. Voto 5
Nagatomo: tanta corsa e parecchi traversoni al servizio dei compagni. Voto 6
Aoyama: troppi errori in fase di impostazione che gli costano la meritata sostituzione. Voto 5
dal 60′ Yamaguchi: scarso impatto con il match. Voto 5,5
Hasebe: unisce quantità e qualità in mezzo al campo. Voto 6
Kagawa: si muove molto sul fronte offensivo e trova una buona conclusione a rientrare di destro, su cui però è bravo il portiere colombiano. Voto 6,5
Honda: grande lavoro tra le linee e un ottimo assist per Okazaki sul gol giapponese. Voto 6,5
Okubo: si vede poco e non lascia un segno indelebile sulla gara. Voto 5
Okazaki: si avvita come un cavatappi in occasione del gol del pareggio, anticipando Valdez e trovando un gol importante proprio allo scadere del primo tempo. Voto 6,5
dal 68′ Kakitani: mai visto, tanto valeva lasciare in campo Okazaki. Voto 5
All. Zaccheroni: i suoi Samurai steccano il mondiale e tornano in Patria con appena un punto in saccoccia, con un attacco sterile e una difesa colabrodo. Si consolerà con un bel sakè. Voto 5
Colombia (4-2-3-1)
Ospina: bravo in tuffo a dire no a Kagawa in avvio, forse un po’ in ritardo sul colpo di testa di Okazaki che vale il pari e che si insacca proprio dal suo palo. Voto 6
dall’80’ Mondragon: entra in campo e nella storia, trovando anche una buona parata d’istinto a dispetto dei 43 anni suonati. Voto 6
Armero: concede troppo spazio ad Honda in occasione del gol del pari e non riesce a trovare le giuste contromisure per arginare il milanista e Kagawa, sempre vivo dalle sue parti. Voto 5
Balanta: gioca una gara di grande fisicità, offrendo buone garanzie al ct Pekerman nonostante un’irruenza ancora da registrare, specie al limite dell’area. Voto 6
Valdez: in ritardo su Okazaki in occasione del pareggio giapponese. Voto 5
Arias: spesso in difficoltà nel contenere Nagatomo e a chiudere in fascia. Voto 5,5
Mejia: fa legna davanti alla difesa garantendo fisicità al reparto mediano. Voto 6
Quintero: sempre nel vivo del gioco, le azioni colombiane passano spesso dai suoi piedi e la sua geometria è preziosa al centro del campo. Voto 6
dal 46′ Rodriguez: entra, regala due assist al bacio per Jackson Martinez, e mette anche la sua firma sul match con un cucchiaio di quelli meravigliosi che entrano di diritto nella storia. Voto 7,5
Guarin: si vede poco e non trova la posizione a metà campo, toccando pochissimi palloni. Voto 5
J. Martinez: così così nel primo tempo, si scatena nel secondo con una doppietta da urlo che decide la gara in favore della Colombia. Averne di riserve così… Voto 7,5
Cuadrado: parte a marce sgranate, cercando spesso l’accelerazione e realizzando anche il rigore che spacca in due il match. Voto 6,5
dal 46′ Carbonero: fa il suo e mette il suo nome nella lista dei vincitori. Voto 6
Ramos: ha il merito di procurarsi il rigore che sblocca la gara, trasformato poi puntualmente da Cuadrado. Poi sparisce e non si vede quasi più… Voto 6
All. Pekerman: la sua Colombia-bis offre ampie garanzie, a dimostrazione di una rosa competitiva ed affiatata, nonostante l’assenza di Falcao. Voto 7