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PAGELLE Fiorentina-Genoa 3-3: Aquilani killer spietato, Gila come Savoldi
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11 anni agoon
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RedazionePosticipo della 21a giornata che ci regala tantissime emozioni, quattro gol nel primo tempo e due nella ripresa. Montella veste dell’abito giusto la propria squadra ma paga le incertezze di difesa e portiere, Gasperini schiera un Genoa d’attacco ma viene tradito da chi subentra. Spettacolo assicurato.
Fiorentina, 4-3-3
Neto: sul gol di Antonini pare un po’ fiacco nel cadere per terra e sul pareggio di De Maio non esce dai pali per afferrare il cross dalla destra. Le varie partite senza prendere gol lo hanno fiaccato. Voto 5
Roncaglia: Konatè lo costringe ad allargarsi tanto, quasi fino a staccarsi dagli altri compagni di reparto. Lo tiene a bada, cliente non facile per la sua velocità palla al piede. Voto 6
Compper: erroraccio clamoroso nel 2-1 del Genoa, va in anticipo quando doveva temporeggiare arretrando la propria posizione. Cresce nel secondo tempo. Voto 5,5
Savic: nessun errore nel primo tempo eppure al passivo ci sono due gol. In fase di possesso palla diventa il vertice basso del centrocampo, può toccare tanti palloni. Voto 6
Pasqual: mancano i suoi cross alla manovra offensiva, davanti a lui agisce Cuadrado e forse abbiamo capito perché se ne sta basso. Voto 5,5
Aquilani: l’uomo in più dei viola, la sua posizione avanzata gli consente di essere di fatto il secondo centravanti. Prima tripletta in carriera. Quest’anno ha deciso di segnare solo al Genoa, quattro gol in due gare. Killer. Voto 8,5 (dal 29’ del 2t Anderson: debutto con la maglia viola per il centrocampista del Manchester United. Poco tempo per dimostrare il suo valore. Voto 5,5)
Pizarro: regista impeccabile che gioca sempre in verticale. Non a caso è soprannominato Pek. Voto 6,5
Ambrosini: senza di lui il centrocampo viola sarebbe meno solido, quando si porta in zona avanzata dà l’impressione di poter far male. Peccato non regga una partita intera. Voto 6,5 (dal 10’ del 2t Matias: forze fresche per Montella non appena rileva una crepa a metà campo, corre per Pizarro. Voto 6)
Cuadrado: ha una forza nelle gambe spaventosa e dimostra il teorema quando tiene in campo una palla all’apparenza interna e, immediatamente, salta secco Burdisso con un dribbling. Sempre pericoloso palla al piede. Voto 7 (dal 36’ del 2t Matos: nessuna occasione per poter entrare fra i marcatori. sv)
Matri: in avvio ha una palla gol non facile da trasformare, tenta di farla passare fra Perin e De Maio ma non ci riesce. Voto 6
Joaquin: un po’ fuori dal coro, non coinvolto nella manovra offensiva. Voto 5,5
All. Montella: nelle ultime cinque partite è riuscito a chiudere la porta di Neto con una diversa interpretazione di alcuni ruoli, stavolta concede due gol al Genoa. Il 4-3-3 è il modulo giusto. Voto 6,5
Genoa, 3-4-3
Perin: come capita in ogni gara è costretto a tre, quattro interventi importanti. Salva il Genoa in avvio con una parata bassa su Matri. Sugli altri gol ha poche colpe. Voto 6,5
Antonini: ovunque. Una sola parola per conformare al meglio la sua prestazione: copre, riparte, segna (dedica il gol alla compagna) e fa pure l’assist. Altro da dire non c’è. Voto 7,5
De Maio: prima casca nel tranello di Ambrosini, lo strattona in area e cagiona il rigore al Genoa. Si riscatta col gol del 3-3 facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto. Voto 6,5
Burdisso: è arrivato a Pegli giovedì e domenica debutta con la maglia del vecchio Grifone. Prestazione pulita, peccato per quella piccola deviazione che manda fuori causa Perin in occasione del 3-2. La sua esperienza può essere fondamentale nel cammino stagionale. Voto 6
Marchese: giocatore intelligente che deve scalare a fare il quarto di difesa in fase di non possesso. Esce per necessità. Voto 6 (dal 16’ del 2t Fetfatzidis: con le doti che ha doveva spezzare il telaio della Fiorentina, invece si limita a non passare la palla come fa sempre. Testardo. Voto 5)
Matuzalem: fino al 55’ gioca in maniera ordinata, da metronomo come vuole Gasperini: poi lascia scorrere un pallone che Joaquin non si fa scappare e causa il terzo gol viola. Voto 5,5
Bertolacci: tende spesso a coprire lo spazio fra centrocampo e Gilardino, Gasperini lo richiama spesso a stare nel suo posto. Solido quando affronta Ambrosini. Voto 6
De Ceglie: il terzino scuola Juve debutta dal primo minuto in una zona di campo diversa rispetto al 3-5-2 di Antonio Conte. La corsa c’è ma è ancora fuori dagli schemi. Voto 5 (dal 26’ Stoian: con lui il Genoa assume le sembianze di un 4-2-3-1, non gioca una gara da due mesi. Si vede. Fa infuriare l’allenatore quando decide di calciare anziché servire Gilardino dopo un contropiede quattro contro tre. Voto 5)
Konatè: praticamente gioca sull’out di destra, costringe la difesa viola ad allargarsi favorendo gli inserimenti dei centrocampisti. Inizia il secondo tempo colpendo un palo con un bel colpo di testa poi svanisce. Voto 6,5 (dal 37’ del 2t Cofie: entra per rendere meno fluida la manovra della Fiorentina, è il migliore di chi subentra. Voto 6)
Gilardino: dal dischetto trova il gol n. 168 della sua splendida carriera, raggiunge Beppe Savoldi nella classifica marcatori all time in Serie A. Glaciale. Voto 7
Antonelli: guadagna un rigore generoso, appena vede Neto uscire dai pali mette il corpo davanti la palla. Astuto, però doveva essere più presente in zona d’attacco. Voto 6,5
All. Gasperini: il vecchio Gasp, quello che affronta l’avversaria favorita a viso aperto. La Fiorentina patisce l’aggressività dei suoi undici, sicuramente è sempre meglio del bunker di nove uomini visto a Roma. Voto 7
Arbitro sig. Tommasi (Bassano del Grappa): conduzione in chiaro-scuro. Concede due rigori, uno per parte, un po’ troppo generosi ma ha il pregio di spezzettare pochissimo la gara: si gioca per 70 minuti effettivi. Voto 5,5