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PAGELLE – Fiorentina-Milan 0-2: Mexes e Balo giganti, Matri un disastro totale
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11 anni agoon
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RedazioneFiorentina (4-3-3)
Neto: ingenuo in occasione della rete del vantaggio, dove respinge in maniera troppo molle la punizione di Balotelli, e incerto anche in occasione del raddoppio. Dopo le lodi dei giorni scorsi, urge una bella lavata di capo. Voto 5
Tomovic: non corre particolari rischi e accompagna la fase offensiva. Voto 6
dal 22′ s.t. Wolski: entra per dare vivacità all’attacco ma non riesce nell’impresa. Voto 5,5
Gonzalo Rodriguez: poco reattivo in occasione del gol di Mexes, non gioca una delle sue migliori partite da quando veste la maglia viola, non riuscendo a piantonare la posizione. Voto 5,5
Savic: anche lui non esente da colpe sul gol che spacca in due il match. Voto 5,5
Pasqual: sfortunato, si fa male dopo pochi minuti e deve abdicare sulla fascia di competenza. S.V.
dal 17′ Roncaglia: ci mette tanta grinta ed esperienza. Voto 6
Ambrosini: ci teneva a giocare e fare bene, sfoderando una gara tutta grinta fatta di tanto pressing e interdizione. Voto 6,5
Borja Valero: generoso come sempre ma meno efficace del solito, lo spagnolo sbaglia molti palloni in fase di impostzione e non riesce a dare il cambio di marcia. Voto 5,5
Mati Fernandez: gran lavoro di ‘taglia e cuci’ in mezzo al campo, senza però riuscire a trovare i tempi giusti per gli inserimenti, in una sera in cui la viola manca di concretezza. Voto 5,5
Cuadrado: tiene in alta tensione tutta la retroguardia rossonera, ma attacca in maniera un po’ confusionaria, creando scompiglio ma non trovando il guizzo giusto. Voto 5,5
Matri:si divora il vantaggio in avvio, forse intenerito dalla presenza dei vecchi compagni e dei colori del cuore, poi sembra il solito pesce fuor d’acqua di questa maledetta stagione. Conferma la scarsa vena nella ripresa, sprecando un’altra occasione che, a questi livelli, non si può gettare alle ortiche. Voto 4,5
Joaquin: vivo e guizzante in avvio, si perde alla distanza, quando cala anche atleticamente. Voto 5,5
dal 33′ Matos: SV.
All. Montella: la sua viola è lenta, prevedibile e distratta in difesa. La sberla patita alla Juventus Stadium in Europa league si fa ancora sentire, e la squadra, sfiduciata anche dagli infortuni dei ‘Big’, non gira. Voto 5
Milan (4-2-3-1)
Abbiati: quasi mai impegnato. Voto 6
Bonera: la sua esperienza dà sicurezza al pacchetto arretrato e serve per arginare un cliente scomodo come Cuadrado, che non riesce mai a superarlo. Voto 6,5
Rami: fa buona guardia senza commettere errori particolari. Voto 6
Mexes: è lui l’autore del gol che lancia in orbita il Milan e lo fa uscire dalla crisi. Poi giganteggia in difesa e, una volta tanto, non commette sbavature e gioca in maniera autorevole. Voto 7
Constant: gara dignitosa, con qualche sortita offensiva e senza rischi particolari in difesa. Voto 6
De Jong: fa gran legna in mezzo al campo e morde le caviglie degli avversari dando ordine alla manovra. Voto 6,5
Muntari: buon lavoro di interdizione con qualche inserimento importante e un bel tiro da fuori che impegna Neto. Voto 6,5
Honda: pronti via e si presenta con un liscio che riscalda i cuori a tutti i nostalgici di ‘Mai dire gol’. Poi più nulla, nel primo tempo. Nella ripresa invece cresce e si dà un gran daffare, recuperando palloni, dando il suo contributo in fase di impostazione e provando a dialogare con i compagni. Voto 5,5
Kakà: qualche errore di troppo sia in fase di impostazione che nel far ripartire la squadra. Voto 5,5
Taarabt: dopo la serataccia di Madrid era stato messo nel dimenticatoio con troppo fretta e senza tenere conto delle sue eccelse qualità da palleggiatore, che invece possono fare comodo a questo Milan. Voto 6
dal 33′ Birsa: entra nel finale. S.V.
Balotelli: è la sua serata. Dopo l’ammonizione rimediata per le solite (inutili) proteste, prende per mano la squadra con due punizioni delle sue. La prima dà il la al gol di Mexes, la seconda brucia Neto e si infila all’incrocio. Voto 7
All.Seedorf: prova superata per Mr Clarence, che esce con 4 punti importanti dalle due trasferte verità e incassa, almeno sul campo, la fiducia del gruppo. Buona gara, sia sotto il profilo del gioco che dell’intensità. E non era facile, con la spada di Damocle dell’esonero che pendeva sulla sua panchina. Voto 7