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PAGELLE – Genoa-Catania 2-0: Antonelli gol, Gila che errori!
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11 anni agoon
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RedazioneIl Genoa sale a 35 punti in classifica e aggancia Milan e Lazio (in attesa dele loro risposte nei posticipi), Antonelli è l’arma segreta di Gasperini che realizza la terza rete stagionale mentr va segnalato il primo gol da professionista del sanremese Sturaro. Male il Catania, mai in partita se non nei primi minuti della ripresa: siciliani penultimi e con l’incubo retrocessione.
Genoa (3-4-3)
Perin: quasi mai impegnato su conclusioni pericolose, però è bravo in alcuni frangenti quando deve compiere prese alte sopra la traversa. Voto 6
Burdisso: l’argentino che vuole andare al Mondiale sta crescendo e Gasperini non rinuncia alla sua esperienza confermata negli anni. Lotta su ogni pallone ma salterà la gara col Chievo. Voto 6,5
Portanova: non è stata una settimana facile per il capitano rossoblù, dal criptico tweet contro chissà chi alle scuse verso i tifosi che si sono sentiti chiamati in causa. Inizia con un mezzo regalo al Catania poi torna quello di sempre: roccioso e propositivo in fase di lancio. Voto 6,5
Antonini: il gol che sblocca il risultato parte dai suoi piedi col lancio verso Antonelli. Il Genoa ha un giocatore di grande qualità in difesa, non solo in fase di copertura: esce osannato dal Ferraris. Voto 6,5
dal 38’ s.t. Calaiò: non poteva non scendere in campo dopo il gran gol di Napoli, peccato per il poco tempo. SV
Motta: se fosse meno falloso il Grifone avrebbe fatto un affare a farselo regalare (fino a giugno) dalla Juventus. Quando è lontano dall’area di rigore non fa danni, bene in fase di spinta e cross. Voto 6
Sturaro: giovane e ligure, il Ferraris lo ama e lo incita a metterci sempre qualcosa in più. Gasperini crede in lui e nella ripresa gli affida le chiavi del centrocampo. Caparbio a cercare e trovare il primo gol in Serie A alla sesta presenza. Voto 7
Bertolacci: fallisce l’ultimo passaggio di un comodo contropiede tre contro due facendo imbufalire l’allenatore. Come metodista può avere un gran futuro a patto che sia più incisivo. Il cartellino giallo gli farà saltare la trasferta del Bentegodi. Voto 5,5
dal 1’ s.t. Fetfatzidis: capace di saltare l’uomo, peccato abbia un’autonomia limitata e la cattiva abitudine di giocare con un tempo in più. Voto 5,5
Antonelli: ormai è un bomber. Conferma la sua vena realizzativa iniziata a Livorno col gol vittoria, importante nelle sovrapposizioni e inserimenti. Padrone della fascia sinistra ma anche buon opportunista sottoporta. Voto 7
Konatè: frizzante, duella in velocità con Spolli e spesso lo salta senza problemi. Ancora qualche lacuna quando si avvicina ai sedici metri dell’area di rigore. Voto 6
Gilardino: imballato nel gol dell’1-0, fallisce due palle gol clamorose. Errori gravi e non da lui. Voto 4,5
Sculli: è tornato a Genova dopo aver passato un periodo da disoccupato alla Lazio. È in una piazza che lo rigenera e se si sacrifica a fare il terzino significa che è davvero nella migliore forma psicofisica. Voto 6,5
dal 14’ s.t Cabral: entra in campo quando il Genoa deve trovare più solidità dietro, con lui si passa a un pragmatico 4-4-1-1. Efficace. Voto 6
All. Gasperini: non stravolge la formazione di Napoli, alza, abbassa gli esterni, incita il pubblico a non mugugnare su Cabral e sbraita quando non vede il gioco palla a terra. Ecco quanto Gasp è coinvolto in questo secondo mandato rossoblù. Voto 7
Catania (3-5-1-1)
Andujar: incolpevole sul gol del Genoa, è già tanto che abbia compiuto quel mezzo miracolo sul tap-in di Antonelli. La parata sulla punizione di Fetfatzidis è una meraviglia per spostamento ed estensione muscolare, male nella parata bassa che regala il 2-0 al Genoa. Voto 6,5
Bellusci: atterra Bertolacci e prende il giallo, dieci minuti strattona per la maglia Motta e lascia la squadra in dieci. Disastro. Voto 4
Spolli: costretto a giocare d’anticipo su Konatè, mette il fisico per contrastare la velocità del senegalese ma il più delle volte non è sufficiente. Aiutato da Biraghi quando questo s’abbassa a terzino. Voto 5
Rolin: vanifica ogni tentativo di Gilardino d’allungare la squadra, pilastro della retroguardia rossazzurra. Voto 6
Peruzzi: si abbassa da esterno di centrocampo a terzino facilitando la giornata di Spolli impegnato nel duello con Konatè. Voto 5,5
Izco: si nasconde dalla manovra, mancano i suoi tackle per consentire alla squadra di evitare le ripartenze del Genoa. Maran lo richiama ma pare non dargli ascolto. Voto 5
Lodi: i tifosi rossoblù lo ricordano come un fantasma in campo, mai presente nell’azione, forse la testa era ai problemi famigliari che lo hanno costretto a lasciare Catania. A Genova si ricorderà solo il gol nello storico 3-0 rifilato alla Sampdoria. Entra ed esce fra i fischi. Voto 5
dal 20’ s.t. Monzon: a supporto di Keko, ha metà tempo per impressionare ma non lascia il segno. Voto 5
Rinaudo: assieme a Izco deve fare da diga alla manovra azionata da Lodi, però il regista quest’oggi non è ispirato e all’argentino tocca un gran lavoro. Voto 5,5
Biraghi: si abbassa a terzino quando il Catania gioca con l’uomo in meno, prima non impressiona. Voto 5
Plasil: in questo inedito modulo allunga l’azione verso l’attacco, la sua qualità gli permette di fare anche questo. Uno dei pochi a salvarsi nel primo tempo. Voto 5
dal 20’ del 2t Fedato: giocatore più offensivo rispetto al ceco, Maran le tenta tutte mettendolo dietro Keko. Voto 5
Keko: gioca da prima punta sebbene il gol gli manchi da oltre un anno, funge da punto di riferimento della squadra in assenza di Bergessio e Barrientos ma è lasciato solo nel deserto. Voto 4,5
dal 29’ del 2t Leto: non lascia il segno. Voto 5
All. Maran: quando ti mancano i tre migliori giocatori in rosa non puoi fare altro che affidarti ai superstiti oppure alla divina provvidenza. In inferiorità numerica passa alla difesa a quattro, scuote la squadra nell’intervallo e ottiene una minima reazione d’orgoglio. Voto 6
Arbitro Irrati: direzione di gara tranquilla, ineccepibili i cartellini e l’espulsione di Bellusci. Voto 7