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PAGELLE MONDIALI 2014 – Brasile-Croazia 3-1: fa tutto Neymar! E l’arbitro…
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10 anni agoon
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RedazioneFinisce 3-1 a San Paolo la partita inaugurale dei Mondiali Braile 2014. Padroni di casa in svantaggio a causa di un autogol di Marcelo in avvio, ma ci pensa Neymar a pareggiare nel primo tempo con un diagonale dal limite e poi nella ripresa su rigore (generoso) per fallo di Lovren su Fred. Proprio allo scadere il 3-1 di Oscar che chiude i giochi.
Brasile (4-2-3-1)
Julio Cesar: Sul gol che prende può solo star a guardare la palla che entra. Incolpevole. Voto 6
Dani Alves: Come tutti i terzini brasiliani che si rispetti ha un’inclinazione naturale a portarsi all’attacco, quasi che i compiti difensivi siano per lui un fastidio. Eppure gioca in Europa e non in una squadra qualunque… Voto 6
David Luiz: Prestazione nebulosa quella del difensore più pagato della storia del calcio. Incerto su ogni palla: anche per lui l’emozione di casa tende uno sgambetto. Voto 5
Thiago Silva: Parte contratto, come tutta la squadra, per l’attesa di questo grande evento. Voto 5,5
Marcelo: Sfortunato nell’autogol che porta in vantaggio i croati, probabilmente non si accorge nemmeno dell’arrivo della palla. La sensazione è che debba stare più lontano possibile dall’area di rigore. Porta sbagliata. Voto 5
Paulinho: Non ha le caratteristiche per dare i tempi di gioco alla squadra ma è bravissimo negli inserimenti senza palla e a smarcare i compagni. Voto 6
dal 18’ del 2t Hernanes: Entra il vero regista della squadra, quello che può realizzare giocate sui piedi. Peccato che con questo sistema di gioco non trovi sufficiente spazio. Voto 6
Luiz Gustavo: Solitamente si abbassa per diventare il terzo difensore centrale quando Thiago e David Luiz si aprono per fargli spazio. In questa partita serve poco perché la Croazia gioca in contropiede e in quelle circostanze il giocatore del Wolfsburg è sempre fuori posizione. Voto 5,5
Hulk: In partite come questa, complicate sotto l’aspetto dinamico, può anche giocare in attacco anziché smezzarsi la fascia con Dani Alves. Sprecato. Voto 5
dal 22’ del 2t Bernard: Bravo tecnicamente nell’uno contro uno, può essere anche il suo Mondiale vista la brutta stagione in Ucraina. Voto 5,5
Oscar: Nei primi brutti venti minuti del Brasile è il giocatore che più di tutti ha provato a dare luce alla manovra. Migliore in campo dopo Neymar. Voto 7,5
Neymar: Gli occhi di una nazione intera su questo fenomeno di 22 anni. Si muove fra le linee per consentire ai suoi compagni di reparto d’inserirsi con un marcatore in meno: quando la partita non si sblocca, ci pensa lui con un tiro da fuori area e un rigore. Solita attitudine alla provocazione, rifila una gomitata (non violenta) a Perisic. Voto 8
dal 43′ del 2t Ramires: Entra per dare sostanza al centrocampo e difendere il risultato. SV
Fred: A volte ricorda Félix ai tempi di Pelé. L’estremo difensore carioca scendeva in campo solo per regolamento, poi facevano gli altri cinque numero dieci. Fred è bravo nelle sponde e nel gioco fisico: cade come un fuscello quando Lovren lo tampona causando un rigore inesistente. Voto 5
All. Scolari: Prestazione in chiaroscuro. Nel momento del bisogno manda in campo Hernanes come playmaker, ha la fortuna di avere in squadra uno come Neymar e in campo uno come Nishimura. Voto 5,5
Croazia (4-2-3-1)
Pletikosa: Complice del gol del pareggio e rigore di Neymar, ci mette un’eternità a distendersi e la palla tranquilla accarezza il palo e va in rete, poi intuisce il tiro dal dischetto ma i polsi non gli reggono. Infine stende il tappeto rosso a Oscar. Voto 4,5
Vrsaljko: Le sue doti sono conosciute, nel Genoa è bravo in fase di accompagnamento dell’azione offensiva, meno quando deve rientrare sulla linea dei difensori. Kovac lo inverte a sinistra e concede pochissimo a Dani Alves. Voto 6,5
Corluka: Un colosso. Dispone di una struttura fisica che incute timore a qualsiasi attaccante: se Fred tocca pochi palloni è tutto merito suo. Voto 6,5
Lovren: Velenoso nel gioco aereo quando si proietta in avanti durante i calci piazzati. Legge bene anche le situazioni passive. Voto 6
Srna: Il suo cognome in croato significa “cervo”. Per lo storico capitano dello Shakhtar Donetsk è l’ennesima prova di quantità sulla fascia unita a tanta corsa. Perpetuo. Voto 6
Modric: Va in affanno quando il Brasile alza il proprio baricentro con Gustavo. Resta lo stesso un giocatore che da un momento all’altro può inventare la giocata decisiva. Voto 6
Rakitic: Il fresco campione d’Europa col Siviglia viene travolto dall’emozione e dal fascino del momento. Non si vedono le sue geometrie e tagli senza palla: preoccupato a coprire. Voto 5,5
Perisic: Con Olic in campo è costretto a invertire la sua fascia di competenza. Con questa scelta si è soliti difendere meglio e attaccare meno bene. Voto 6
Kovacic: Il talento per cui mezza tifoseria interista ha chiesto a gran voce la titolarità a Mazzarri probabilmente è restato alla Pinetina. Giovane, forse troppo per schierarlo titolare in una partita del genere. Voto 5
dal 16’ del 2t Brozovic: Con lui la Croazia può giocare libera e certi giocatori come Olic e Perisic vengono sgravati da alcuni compiti difensivi. Voto 5,5
Olic: Intelligente e prezioso come sempre. Gli capita un pallone lento e lui lo manda per poco in rete con una spizzata di testa che prende il tempo a Luiz. Niente male il vecchio Ivica. Voto 6,5
Jelavic: Ha il merito di toccare la palla prima che Marcelo completi l’opera ma siamo lontani dagli standard qualitativi che garantisce uno come Mandzukic. Voto 5,5
dal 32’ del 2t Rebic: Pochi minuti nella Fiorentina, pochi minuti contro il Brasile. Pochi ma buoni. Voto 6,5
All. Kovac: La Croazia gioca con due linee compatte in pochi metri per togliere spazio alla manovra carioca, poi subito lancio verticale ad attaccare la profondità e centrocampisti schierati attorno all’area di rigore avversaria come in una manovra della pallanuoto. Un erroraccio arbitrale rovina tutto. Voto 7
Arbitro Nishimura (GIA): Uno fra i migliori fischietti asiatici di sempre. Macchia una partita ben arbitrata con una decisione ai limiti del concepibile: valuta fallo da rigore un normale contatto fisico fra Lovren e Neymar. Voto 5